Lavoratori a progetto calati del 7,4%

Nel 2012 crollo dei contratti nel settore pubblico: -15%. La crisi colpisce duro soprattutto i “CoCoPro” under 30: -10%


di Davide Pasquali


BOLZANO. Tra gennaio e novembre 2012 il lavoro a progetto e le altre tipologie di lavoro parasubordinato in provincia hanno registrato un valore medio di 4.800 occupati, corrispondente a una diminuzione del 7,4% rispetto al 2011. Per contro, l’occupazione dipendente è aumentata nello stesso periodo dello 0,2%. Lo spiega “Mercato del lavoro news”, il periodico dell’Osservatorio del lavoro della Provincia.

Il lavoro parasubordinato comprende oltre al lavoro a progetto (“Co.co.pro.” e “Co.co.co.”) anche la collaborazione occasionale (“Mini-Co.co.co.”), l’associazione in partecipazione e l’occupazione mediante contratto di agenzia. Una contrazione particolarmente forte ha interessato il lavoro a progetto presso il datore di lavoro pubblico (-15%) e tra gli under 30 (-10%), mentre i datori di lavoro privati hanno registrato con il 4% una riduzione sensibilmente minore e gli over 65 persino un incremento dell’1%. In generale la distribuzione per età nel lavoro a progetto è significativamente diversa rispetto all’occupazione dipendente. Il lavoratore a progetto, con un’età media di 45 anni, è leggermente più vecchio del lavoratore dipendente, la cui età media è di 40 anni.

Straordinariamente elevata rispetto all’occupazione dipendente è la percentuale dei lavoratori di età inferiore ai 30 anni e superiore ai 60. Il lavoro a progetto riveste pertanto un ruolo particolarmente importante sia nella fase di ingresso nel mondo del lavoro – prevalentemente per le persone più qualificate – sia nella fase di uscita dalla vita lavorativa, per un passaggio meno brusco verso la pensione.

I circa 1 000 lavoratori a progetto di età inferiore a 30 anni rispetto a quelli più anziani sono costituiti per la maggior parte da donne (52%) e lavorano per lo più in istituti di istruzione privati e nel settore dell’erogazione di servizi soprattutto nell’ambito dello sport e dell’intrattenimento. Come professione prevalgono gli impiegati d’ufficio e il personale ausiliario nella pianificazione e progettazione, tra i giovani anche ricercatori e tecnici con dottorato. Il lavoro a progetto è nella maggior parte dei casi l’unica occupazione. Solo poco più di un quarto affianca ad un rapporto di lavoro dipendente un contratto a progetto. Il gruppo degli under 30 è diminuito molto rispetto all’anno precedente (-10%), aspetto che tuttavia non va considerato in modo necessariamente negativo. 151 persone, e quindi circa il 16%, sono state assunte nel corso dell’ultimo anno con un contratto di lavoro dipendente presso lo stesso datore di lavoro con il quale avevano collaborato precedentemente con un contratto a progetto. Circa la metà ha ora un contratto a tempo indeterminato.

Nella classe di età tra i 30 e 60 anni sono poco oltre 2.800 le persone occupate con un contratto a progetto. Sono per lo più uomini (57%) e, oltre a una serie di professioni nel settore dei servizi, sono attivi soprattutto come professori e assistenti universitari e insegnanti. Tra questi, la percentuale di stranieri, soprattutto provenienti da Germania e Austria, è di gran lunga superiore rispetto alle classi di età inferiore e superiore. Poco più del 40% lavora anche con un contratto di lavoro dipendente. Il lavoro a progetto in questi casi costituisce una fonte supplementare di guadagno. Sono quindi solo circa 1.600 le persone di questa classe d’età che lavorano esclusivamente con contratto a progetto. Nel corso dell’anno 2012, 160 persone sono state assunte con un contratto di lavoro dipendente presso lo stesso datore di lavoro, tuttavia – nel 60% dei casi – solo a tempo determinato.

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