«Ancora una volta un solo tiro c’è costato la sconfitta» 

Rastelli (Trento) è amaro: «La mia squadra non è tranquilla». Sebastiani (Virtus): «Una grande dimostrazione di equilibrio»



TRENTO . Le terza sconfitta stagionale per il Trento arriva in un derby in cui la squadra di mister Rastelli è stata punita dall’unico tiro in porta subito. Una rete su calcio di punizione che ha deciso la gara, mettendo ancora in evidenza, l’incapacità dei gialloblù di reagire alle difficoltà e di giocare con tranquillità.

«Anche oggi siamo riusciti a perdere una partita con un tiro in porta – ha commentato mister Claudio Rastelli al termine della gara - la squadra ha dimostrato di non essere tranquilla, non è riuscita a sviluppare con tranquillità le azioni offensive ma anche la fase difensiva. Sicuramente è un momento difficile per noi. Dobbiamo lavorare per trovare la giusta ricetta. Cercheremo di lavorare ancora di più sui dettagli, ancora di più sulle nostre potenzialità. Noi abbiamo fatto anche oggi la partita, abbiamo subito un solo tiro in porta, abbiamo avuto la possibilità di pareggiarla su rigore e anche oggi lo abbiamo sbagliato. Adesso sembra tutto nero, tutto buio: dobbiamo ragionare bene su quelli che sono soprattutto gli aspetti mentali».

Un momento difficile per lo spogliatoio gialloblù, che in campo è apparso poco tranquillo e incapace di reagire dopo il rigore sbagliato ad inizio secondo tempo. «E’ difficile commentare partite così –ha spiegato il numero 7 aquilotto Fabio Bertoldi - è un momento così, va preso come un momento negativo, dove l’unica strada è lavorare e non abbattersi. Anche oggi credo che, seppur con le difficoltà che abbiamo avuto, abbiamo preso gol sull’unico tiro in porta, il nostro portiere non ha fatto neanche una parata. Abbiamo avuto il rigore, abbiamo avuto altre occasioni, nel secondo tempo soprattutto, ma anche nel primo, dove le cose non stanno proprio girando nel verso giusto. Possiamo e dobbiamo fare meglio, questo è sicuro: il momento è difficile ma dobbiamo reagire e anche in fretta».

Dall’altra parte, tra le fila dei biancoverdi c’è invece tanta soddisfazione, dopo una gara vinta con la compattezza e la forza del gruppo. «Era importante vincere oggi, lo è sempre –ha sottolineato mister Alfredo Sebastiani - abbiamo dato una dimostrazione importante di equilibrio, abbiamo sofferto, ma quello che è più importante di tutto è che abbiamo saputo soffrire. Poi un pizzico di fortuna sul rigore c’è stata ovviamente, se fosse entrato probabilmente staremmo parlando di un'altra partita. Il Trento è una squadra che ci ha dato filo da torcere, ma siamo stato bravi sia a fare la partita quando abbiamo potuto, sia a contenerli quando dovevamo coprire gli spazi. Sono chiaramente soddisfatto della prova dei ragazzi, che ancora una volta sono riusciti a stupirmi».

La Virtus Bolzano si trova ora nei piani alti della classifica, anche se il tecnico biancoverde non vuole darci troppo peso: «Sicuramente a livello emozionale è un a soddisfazione enorme, ma in questo momento non guardo la classifica, non dice assolutamente nulla. Guardo invece a quello che dobbiamo migliorare, come ripeto sempre ai ragazzi anche quando vinciamo non siamo perfetti: oggi abbiamo fatto i nostri errori che dobbiamo cercare di non ripetere. Se andando avanti riusciremo a migliorarci mantenendo questo spirito, allora potremo scrivere davvero una bella pagina per lo sport di questa città». Autore di una buona prestazione, l’ex aquilotto Michael Bacher ha commentato così la sfida che ha visto uscire vincitrice la sua Virtus Bolzano. «Siamo stati veramente molto uniti, abbiamo fatto la nostra partita. Nel primo tempo è andata molto bene secondo me, abbiamo creato abbastanza, muovendo molto la palla, nel secondo tempo invece siamo stati bravi a soffrire tutti insieme, a stare sempre uniti. Poi siamo stati bravi a portare a casa i tre punti, un risultato fondamentale per noi». Per concludere, passando a questo Trento in crisi, Bacher ha spiegato: «E’ un ottima squadra, di qualità, che ancora non riesce ad esprimere il proprio gioco. Ha tanta qualità in tutti i reparti, in avanti sono fortissimi. Prima o poi ne usciranno e giocheranno per stare in alto». (l.d.d)













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