Bolzano. La falciatura dei campi rischia di diventare una vera mattanza di cerbiatti in Alto Adige. Una fine orrenda per i cuccioli di cervo che finiscono tra le lame. Una piccola strage di centinaia di esemplari a stagione che rimangono uccisi o gravemente menomati. Oggi però l'avanzamento tecnologico e l'inventiva di alcuni guardiacaccia permettono di salvare i piccoli utilizzando un drone dotato di termocamera e segnale gps. Un volo sopra il campo da falciare consente di individuare i cuccioli nascosti nell'erba alta anche due metri. A sviluppare questa tecnica è stata l'azienda “Langebner Underwater and Aerial Service” di Terlano. Il pilota del drone è il titolare Claus Langebner di Settequerce. «Il principio è quello della termocamera che individua i corpi caldi all'interno della vegetazione fredda – spiega il guardiacaccia Hans Runggaldier – e per questo dobbiamo lavorare al mattino presto. Cominciamo alle 5.30 ed entro le 9.30 riusciamo a sorvolare i campi di 5 contadini. Una volta che individuiamo i piccoli li mettiamo in una cassa e, dopo la falciatura, li liberiamo nello stesso posto. Sono molto rapidi a ritrovare la madre perché i versi sono potenti. Non subiscono, quindi, conseguenze». Foto: Claus Langebner