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Alessandra, da Bressanone al Dolomiti Pride: "Qui per difendere i diritti di mio figlio"

E' venuta alla manifestazione di Trento con la sua famiglia: "Soprattutto in questo momento storico è importante esserci", dice. "Il nostro piccolo esiste nonostante il fatto che lo Stato italiano alle volte pensi che non sia così". La vita quotidiana non è sempre facile: "Per cose per altre famiglie banali come l'iscrizione alla scuola materna o il rinnovo della carta d'identità qualche preoccupazione c'è. Ma anche se vogliamo andare in all'Ikea in Austria ci chiediamo se è possibile farlo". "Diventare mamme? Sarebbe bello che questo sforzo fosse supportato alla società, cosa che al momento assolutamente non è" (videointervista di Luca Marognoli)

Damiano e Francesco, giovane coppia al Dolomiti Pride: "Il nostro impegno quotidiano per chiedere uguali diritti"

"Tutte le sfumature hanno lo stesso valore e meritano la stessa considerazione", dicono. "Siamo venuti qui a gridarlo". Il loro impegno di attivisti si riflette anche sulla vita quotidiana di entrambi: "Ogni giorno abbiamo bisogno di rivendicare la nostra identità di genere. Sogniamo un futuro in cui non sia più necessario. La scuola? Si parla troppo poco di educazione alle differenze" (videointervista di Luca Marognoli)

Danilo e Christian, bolzanini: "Grazie a una donna californiana diventeremo papà e papà"

Anche loro erano al Dolomiti Pride di sabato 3 giugno, a Trento. Per diventare genitori si sono rivolti a una donna californiana, Savannah. "Il regalo più bello? Quando ci ha spedito un peluche da stringere. Lo abbiamo fatto e abbiamo sentito il battito del nostro bambino.Abbiamo pianto per l'emozione e per il timore di diventare ricercati in Italia, se cambieranno le leggi. Con Savannah, c'è grande sintonia. La gente deve sapere che ci sono paesi, come Usa e Canada, dove la gestazione per altri è un processo in cui non avviene nessuno sfruttamento. Le donne che si prestano devono avere una situazione economica e sociale molto solide" (videointervista di Luca Marognoli)

Il meteorologo: "Vi spiego perché accadono grandinate violente come a Torbole"

Andrea Piazza, previsore di Meteotrentino, parla della grandinata di ieri sera (30 maggio). "Sono caduti quasi 40 litri al metro quadro in un'ora". Una quantità notevole, concentrata in uno spazio molto circoscritto. Il pensiero - dopo il disastro in Emilia Romagna, la tragedia in Marmolada dello scorso anno e la tempesta Vaia, le cui tracce resteranno a lungo sul nostro territorio - va subito al clima che cambia, sconvolgendo il pianeta. Ma Piazza invita alla cautela nel trarre le conclusioni: "Sono eventi per loro natura rari. Attribuire un singolo fenomeno al cambiamento climatico è molto difficile. Più facile e conclamato è l'aumento della temperatura e del livello dei mari come il ritiro dei ghiacciai" (videointervista di Luca Marognoli)

 

Südtirol, ora è obbligatorio vincere a Modena

Sarà la sfida di venerdì 19 maggio a Modena a decidere se il Südtirol riuscirà a conservare il quarto posto che significa accesso diretto alle semifinali playoff. Oggi i biancorossi contro il Cittadella non sono andati oltre il pareggio consentendo così a Cagliari e Parma di portarsi a una sola lunghezza. Ma è un punto che lascia ancora ossigeno agli uomini di mister Bisoli. IL VIDEOCOMMENTO di Valentino Beccari e Paolo Gaiardelli









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