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La transizione energetica al centro dell’edizione 2024 del forum “Economia e sostenibilità”

Nuovo appuntamento organizzato dal nostro giornale mercoledì 20 marzo alle 17.30 presso la sede della redazione in via Volta 10 a Bolzano. Tra gli ospiti il fisico Roberto Battiston, Massimo Tagliavini e Federico Boffa


Paolo Campostrini


BOLZANO. Fare economia vuol dire mettersi in cammino. Trovare il mondo com'è e provare a cambiarlo. La bussola? Connettersi, guardare chi lo sta già facendo, cercare il dialogo invece che l'esclusione. Poi c'è il mondo di oggi. Il quale, tutti ci dicono, rischia grosso se si continua così: aria, acqua, ecosistemi, inquinamento, riscaldamento.

Dunque, visto che l'economia sta in piedi perché ci sono gli uomini, le donne, i cibi da vendere e da comprare, la voglia di vivere meglio e tutto il resto, ecco che c'è un'ulteriore sfida: mettere insieme le forze - che significa investimenti, innovazione, creatività - per dare una mano. E la mano di questi tempi ha un nome: transizione energetica. Per l'economia non è un arretramento, è una riforma.

«Per il nostro sistema serve una scelta ambientale coraggiosa», dice Roberto Battiston, ospite d'onore del forum. È un fisico e vede le cose dall'alto.

«Dobbiamo comprendere e adattarci al cambiamento climatico», spiega invece Massimo Tagliavini, docente Lub. Il futuro? È green, prefigura Federico Boffa, economista di frontiera che insegna anche lui all'università di Bolzano. Loro e tanti altri aprono a una questione decisiva: la transizione non è solo la fatica dell'adattamento ma la grande opportunità del cambiamento. Che aprirà nuovi mercati e nuovi scenari di sviluppo.

I costi? Ci sono. Ma è come un investimento. Poi arrivano i dividendi. I quali hanno un significato preciso: riuscire, mentre si da una mano al pianeta, a tenere testa alla concorrenza che, anche in mondi diversi dal nostro - in oriente ad esempio - sta galoppando sulla transizione.Che può fare un giornale in mezzo a tutto questo? Il suo lavoro. Che è quello che favorire il dialogo, aiutare le connessioni, far transitare le idee attraverso l'informazione.

Ma anche, ed ecco il salto di qualità, fornire nuovi strumenti. Uno di questi è offrire luoghi di confronto. È quello che ha deciso di fare l'Alto Adige.

Questo luogo è il secondo “Forum Economia e Sostenibilità” organizzato dall’Alto Adige. Che intende cogliere i possibili scenari della nostra economia in cammino. Si intitola "Transizione energetica: chiave di volta per il futuro".

La transizione energetica chiave di volta per il futuro: le foto del Forum all'Alto Adige

Ieri, 21 marzo, è avvenuto l'appuntamento nella sede del giornale per affrontare un tema decisivo per le imprese e la collettività, dove si è parlato di transizione energetica, cambiamento climatico e molti altri temi assieme ai massimi esponenti del mondo economico e finanziario.

Si è svolto mercoledì 20 marzo alle 17.30 presso la sede del quotidiano in via Volta 10. Come per la prima sua edizione sarà condotto dal direttore Alberto Faustini e arricchito dalla presenza delle forze imprenditoriali, artigianali, sindacali, del credito e della ricerca che tengono insieme il sistema Alto Adige. Il fatto che ci sia una seconda edizione significa che la prima è andata bene: ha disegnato prospettive, messo a confronto idee non certo univoche, posto in luce le difficoltà del cambiamento con assieme le opzioni per condurlo al meglio. Perché è ormai inevitabile che lo si voglia o no. Ma non basta, perché affiancherà questo appuntamento "dal vivo" anche uno strumento di informazione: un fascicolo che ha affrontato molti dei temi che saranno poi discussi nel forum.

Questo allegato dell'Alto Adige è il Magazine "Forum economia e sostenibilità 2024". Che offre una foto del panorama territoriale e riporta interviste e approfondimenti di alcuni dei protagonisti del Forum. Dagli interventi degli esperti alle iniziative, commentate, che giungono anche dalle istituzioni, in particolare la Provincia, col suo piano clima verso la neutralità che prevede anche di tenere insieme non solo l'economia ma soprattutto gli equilibri sociali; e poi il Comune di Bolzano che attua già politiche Green. E ancora le imprese, gli imprenditori, le associazioni di categoria, i luoghi del lavoro e i loro volti.