Articolo offerto da
l'evento

Transizione energetica, aziende all'avanguardia in Alto Adige

Mercoledì 20 marzo la seconda edizione del Forum Economia e Sostenibilità nella sede del nostro giornale



BOLZANO. C'è una questione che riguarda la sostenibilità e la transizione energetica che rischia di farla vedere come fosse una "grida" europea: una selva di norme e divieti fredda come una ricetta medica. La quale arriva dall'alto. E dunque il basso sta fermo ad aspettare che succede.

Ma poi ci sono le imprese, abituate a darsi da fare e a non attendere che cambi il vento: di solito il vento lo avvertono prima, se no non sarebbero dove sono.

Il gruppo Santini, ad esempio. Che è partito da un fondatore avventuroso convinto che gli scarti possano diventare un tesoro e adesso è condotto da figli e nipoti che la transizione la fanno ogni giorno da un po' di anni, senza che gli ordini arrivino dall'alto: 45 milioni di euro di fatturato nel 2021, 80 mezzi, 130 dipendenti, tonnellate e tonnellate di rifiuti trattati.

Poi, per fare un altro esempio, la Würth. L'anima sostenibile non la raccontano soltanto, la mettono nero su bianco: lo scorso anno c'è stata l'inaugurazione del nuovo centro logistico a Egna. Già il nome dice molto se non tutto, Zero impatto logistica hub. Energia fotovoltaica grazie ad un impianto sul tetto, energia geotermica per via di sonde inserite all'interno delle fondamenta per coprire il fabbisogno termico con le pompe di calore. Solo per dire della tecnica costruttiva. A Egna, come nelle altre sedi.

Per non dire di Alperia. Qui si tocca uno delle identità nobili alla base dello stesso impianto del sistema Alto Adige sul fronte energetico. Perché l'azienda ha preso in mano uno dei tesori del territorio: l'acqua. E la capacità di trasformarla in motore pulito dello sviluppo.

Nel 2022, per aggiungere ulteriori elementi a quelli strutturali, è avvenuta la nascita di Alperia Green, che è un altro elemento di crescita complessiva in termini di fatturato eco e di riversamento sul sistema delle strategie legate alla transizione. Tutto questo, ed altro ancora, si basa di solito non solo sulla volontà delle singole aziende ma anche dalla presenza di opzioni che è in grado di offrire la rete del credito e la sua capacità di costruire una geografia a sostegno dell'iniziativa imprenditoriale.

La Cassa di Risparmio, in Alto Adige, ha guardato alle opportunità offerte dalla transizione, ai suoi costi ma soprattutto ai suoi possibili scenari e si è mossa su due fronti: da un lato istituendo Sparkasse Energy, una società che produrrà energia verde a copertura dei consumi energetici dell'intero gruppo; dall'altro, i mutui Sparkasse per le case «green», tassi favorevoli alla riconversione nel settore immobiliare privato.

Santini, Cassa di Risparmio, Würth, Alperia saranno tra i protagonisti della seconda edizione del Forum Economia e Sostenibilità Alto Adige 2024. Con un titolo che è tutto un programma: "Transizione energetica, chiave di volta per il futuro".

Si svolgerà mercoledì 20 marzo, dalle 17.30, ad invito, nella sede del giornale. Insieme a loro molti altri esponenti del mondo politico, economico, finanziario e sindacale altoatesino e oltre. Con loro, per dirne uno, anche la Provincia, che sarà presente con Martin Vallazza, direttore della ripartizione mobilità. Uno degli snodi strategici del piano clima voluto da Arno Kompatscher.

A guidare la discussione il direttore dell'Alto Adige, Alberto Faustini. Il quale inviterà a dialogare con Roberto Battiston, a cui ha chiesto di avviare una riflessione, lui, fisico, già presidente dell'agenzia spaziale italiana, sulla transizione come opportunità, tra rischi e sviluppo.

Prima un talk con Daniela Vitali (responsabile ESG - Sparkasse), Mauro Santini (ceo del gruppo Santini), Nicola Piazza (amministratore delegato Würth), Luis Amort (direttore generale Alperia) e Martin Vallazza a capo della ripartizione mobilità della Provincia. Poi, appunto, Battiston e le scelte in favore dell'ambiente.