Bolzano, la cricca dell'Ipes: lavori gratisa casa dei dipendenti amici
Per la prima volta l’inchiesta sembra far emergere che il livello truffaldino maturato ai danni dell’Ipes potrebbe essere ben più alto di quello in un primo tempo ipotizzato
Per la prima volta l’inchiesta sembra far emergere che il livello truffaldino maturato ai danni dell’Ipes potrebbe essere ben più alto di quello in un primo tempo ipotizzato
Per la prima volta l’inchiesta sembra far emergere che il livello truffaldino maturato ai danni dell’Ipes potrebbe essere ben più alto di quello in un primo tempo ipotizzato
I residenti vogliono farsi risarcire, se verrà provato che ci sono state fatture gonfiate o fatture per lavori inesistenti o non necessari che sono state fatte pagare anche a chi vive negli alloggi Ipes
Ai due funzionari è stato trovato il denaro contante frutta della spartizione di una mazzetta da 17 mila euro consegnata dall'imprenditore Mirco Moser. Grando li aveva già cambiati in dollari e messi in una busta con la scritta "ferie"
Secondo l'accusa c'era un sistema per fare una 'cresta' del 5% sui lavori commissionati dall'ente pubblico agli imprenditori per la manutenzione di un patrimonio di 7 mila appartamenti di proprietà dell'Ipes sparsi nel capoluogo e nelle località della conca
L'inchiesta parla di regali e favori, anche sessuali, che, secondo la Procura della Repubblica, i funzionari Ipes compiacenti e corrotti avrebbero incassato in rapporto percentuale all’entità dei lavori ottenuti. Ecco il cuore del presunto «comitato affaristico-criminale»
Fatture con costi gonfiati nell'ambito degli appalti per la manutezione degli alloggi, per ricavarne danaro da corrispondere sotto forma di regalie a funzionari infedeli: con questa accusa le nove persone, tra cui due funzionari dell'Ipes e cinque imprenditori altoatesini, sono state arrestate. Le ipotesi di reato vanno dalla corruzione, alla truffa, all'usura. Cinque i funzionari Ipes denunciati
Gli alloggi spettanti non assegnati creano problemi ai proprietari degli appartamenti che ospitano gli immigrati in affitto e non ricevono più i pagamenti