Germania, gli oneri Fer tornano a salire



Quotidiano Enegia - Dopo due anni di calo, tornano ad appesantirsi gli oneri per le rinnovabili nelle bollette dei consumatori energetici tedeschi. I quattro Tso elettrici del Paese - 50Hertz, Amprion, TenneT e TransnetBW - hanno infatti comunicato la consueta previsione annuale del sovrapprezzo Eeg, che per il 2020 è indicato in 6,756 centesimi di euro per kWh, il 5,5% in più rispetto ai 6,405 cent€/kWh di quest’anno. L’aumento, spiega una nota congiunta dei Tso, si deve alla previsione di un ulteriore incremento della generazione da Fer nel 2020 di 8,6 TWh, che porterà il totale nell’anno a 226 TWh, corrispondenti a incentivi per 26,2 miliardi di euro. Considerando gli aggiustamenti relativi agli introiti del sovrapprezzo 2019, il fabbisogno complessivo per l’anno prossimo è stimato in 24,2 mld €. Immediato il commento dell’associazione delle utility tedesche Bdew, secondo cui “l’onere fiscale del 53% sull’elettricità è troppo elevato”. Il presidente di Bdew, Stefan Kapferer, ha giudicato “insufficiente la riduzione degli oneri Fer di 0,25 cent€/kWh nel 2021 prevista dalla nuova Legge sul Clima, che per la famiglia tipo rappresenterebbe un risparmio mensile di appena 73 cent€”. Bisognerebbe invece “portare il prelievo fiscale sull’elettricità al minimo consentito dalla legislazione europea, con l’effetto di ridurre la bolletta di 2 cent€/kWh, che per la famiglia tipo si tradurrebbe in un risparmio di circa 84 € all’anno”. Bdew sottolinea che tra il 1998 e il 2019 la bolletta elettrica media tedesca è aumentata del 78% (da 49,90 a 88,75 €), come effetto di un incremento dell’11% (da 38,03 a 42,14 €) delle voci materia prima, trasporto e distribuzione e del 293% (da 11,87 a 46,61 €) delle componenti tasse e oneri.









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