Novamont spiana la strada al Mater-Bi di V generazione



Novamont spiana la strada per realizzare il Mater-Bi (bioplastica compostabile) di quinta generazione e una serie di prodotti con "proprietà barriera" all'ossigeno e all'anidride carbonica per il settore del packaging alimentare. Con un programma d'investimento da 10 milioni di euro costruirà nello stabilimento di Terni un impianto dimostrativo dedicato ad un nuovo monomero di origine vegetale derivante da zuccheri (2,5 furandicarbossilico o Fdca). Il furandicarbossilico, spiega il gruppo, "costituisce una piattaforma per molteplici applicazioni" e Novamont lo utilizzerà come "materia prima per la sintesi di poliesteri e di biomateriali biodegradabili e compostabili". Sarà così possibile integrarlo nel Mater-Bi e produrre quello di quinta generazione. Novamont prosegue nel processo di innovazione nel settore della bioeconomia grazie ad una nuova tecnologia proprietaria, come sono proprietarie la gamma di polimeri e di leghe polimeriche biodegradabili e compostabili che verranno realizzate caratterizzate da elevate performance nelle condizioni d'uso. L'investimento, precisa l'azienda, è stato possibile con il supporto di Invitalia, Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa di proprietà del ministero dell'Economia, che finanzia il progetto con 5,8 milioni di euro di agevolazioni (5 milioni di finanziamento agevolato ed il resto come contributo a fondo perduto). Al completamento della fase di industrializzazione, prevista per fine 2021, l'impianto ternano per la produzione di acido furandicarbossilico rappresenterà un'ulteriore infrastruttura di bioeconomia integrata con il territorio e interconnessa con gli altri siti.









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