fauna

Parco dello Stelvio, il Trentino dà l'ok all'abbattimento di 180 cervi

Cominceranno tra gennaio e febbraio. L'assessore: "Serve ripristinare l'equilibrio"



TRENTO. Via libera dalla Giunta provinciale di Trento al Piano di controllo del cervo per il settore trentino del Parco nazionale dello Stelvio. Il provvedimento - informa una nota - intende ricomporre gli squilibri ecologici causati dalla presenza eccessiva di esemplari di cervo all'interno dei confini del parco. "I contenuti del piano sono stati valutati positivamente dagli organi scientifici competenti e approvati nei suoi obiettivi dal Comitato provinciale di coordinamento e indirizzo del parco. Quello che ci proponiamo di fare è in linea con quello già posto in essere a suo tempo nei settori altoatesino e lombardo del parco: favorire la convivenza fra la fauna selvatica e l'ambiente e fra le diverse specie, in maniera scientificamente corretta e attenta alle esigenze della biodiversità", ha spiegato l'assessore all'ambiente, Mario Tonina.

Il piano, sottoposto al parere dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e dell'Osservatorio faunistico provinciale, prevede nei primi due anni un prelievo in controllo sperimentale di circa 100-180 cervi all'anno, con la collaborazione dell'Associazione cacciatori trentini e sotto il coordinamento e il controllo del Parco e del Corpo forestale trentino. La stima della consistenza nella primavera del 2022 del cervo nell'intera Unità di gestione Pns-Val di Sole è di circa 2.900 cervi; nel parco è di circa 1.600 individui. L'avvio dei prelievi - ha specificato l'assessore - è previsto per la sessione di gennaio-febbraio, verificato in ogni caso l'andamento della stagione metereologica e gli eventuali effetti sulla consistenza di cervi nel parco.

È stato avviato da parte della Fondazione Edmund Mach il corso di formazione, in collaborazione con l'Associazione cacciatori trentini, rivolto a chi gestirà la fase dei prelievi, per acquisire la qualifica di 'coadiuvante'.













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