L’evento

Raduno nazionale dei bersaglieri a La Spezia, presenti anche dall'Alto Adige: "Orgogliosi di far parte di questa famiglia"

Dal Trentino Alto Adige sono arrivate una ventina di persone che si sono mescolate alle oltre 60mila che hanno invaso le strade della città ligure. Il presidente Lorenzini: “Sempre pronti ad aiutare chi ne ha bisogno”



LA SPEZIA.  "Essere venuti all’adunata nazionale che quest’anno si è svolta a La Spezia per noi è una grandissima emozione. Siamo orgogliosi di far parte di questa magnifica famiglia”. A parlare così è il presidente regionale dei Bersaglieri Fulvio Lorenzini. Dal Trentino Alto Adige sono scese in Liguria una ventina di persone che si sono mescolate alle oltre 60mila che hanno invaso le strade de La Spezia. 

Sono passati 70 anni dal riconoscimento ufficiale dell'Associazione Nazionale Bersaglieri: 70 anni trascorsi a passo di corsa, come nella tradizione del Corpo. Era il 1953 e da allora sono cambiate tante cose, com'è forse inevitabile: i costumi, il linguaggio, le tecnologie, il contesto interno e internazionale, perfino i sogni e desideri delle persone.

“Una cosa, però, non è mai cambiata – ha dichiarato il ministro Crosetto - assumendo così il valore di una certezza: l'affetto degli italiani per i Bersaglieri, per quei loro concittadini che, sotto le piume di gallo cedrone, corrono a difesa dell'Italia ovunque lo richiedano le circostanze, oggi come sempre".

Fulvio Lorenzini ha seguito tutta la sfilata: “In regione gli iscritti sono circa 150. Non siamo grandi, ma cerchiamo di renderci sempre utili per aiutare la comunità. Portiamo infatti avanti diverse iniziative e abbiamo un nucleo di Protezione civile. Essere bersaglieri è una cosa che ti fa essere orgoglioso”.













Altre notizie

Attualità