LAIVES. Le cronache certificano, purtroppo, che il dramma della violenza sulle donne non accenna a diminuire e anzi, la statistica dice che, rispetto allo scorso anno, queste violenze sono in aumento. Le vittime, nella stragrande maggioranza, sono donne; violenze e omicidi avvengono in massima parte all'interno della cerchia famigliare. Il Comitato pari opportunità del comune di Laives, guidato da Patrizia Daidone, come ogni anno, promuove a Laives iniziative tese a sensibilizzare su questa grave piaga della nostra società e lo fa in occasione della settimana contro la violenza sulle donne.

Negli anni scorsi ci sono state iniziative davanti al municipio, con distribuzione delle "borse rosse" e di materiale informativo, e sono anche state installate varie panchine rosse che ancora si possono vedere qua e là nel territorio. Quest'anno, invece, oltre ai negozianti, come avviene ogni anno, giovedì 23 novembre saranno coinvolti nelle iniziative anche i commercianti ambulanti del mercato settimanale che si svolge in via Pietralba. Sarà un importante evento al quale parteciperanno quest'anno anche le scuole medie, italiana e tedesca, nella consapevolezza che l'educazione al rispetto e contro ogni forma di violenza debba partire dai ragazzi, che sono il futuro della nostra società.

Su questo il Comitato per le pari opportunità punta molto. Così, dopo una serie di incontri con le dirigenti e le insegnanti delle scuole medie italiane e tedesche, è maturato un programma che vedrà proprio ragazze e ragazzi proporre momenti di riflessione. Lo faranno attraverso la lettura e la musica, che presenteranno - giovedì 23 novembre appunto - direttamente al mercato di via Pietralba, regolarmente frequentato da tante persone. Quindi si passerà nella piazzetta davanti all'ingresso del teatro Gino Coseri, in zona scolastica; parteciperanno anche i carabinieri e le rappresentanti di Gea, l'associazione che aiuta le donne vittime di violenza. I carabinieri della stazione di Laives hanno anche allestito da tempo una saletta appartata all'interno della caserma, dove le donne in difficoltà possono tranquillamente spiegare la situazione nella quale si trovano, certe di avere ascolto e un aiuto competente e riservato. B.C.