IL SERVIZIO

Aiut Alpin, 538 gli interventi da giugno ad ottobre

Sono state 33 le vittime di incidenti decedute



BOLZANO. Durante la stagione estiva Aiut Alpin Dolomites è stato operativo, come da convenzione con l'amministrazione della Provincia e della Sanità, dall'8 giugno fino al 27 ottobre. In questo periodo - informa una nota - sono stati effettuati 538 interventi di elisoccorso, la maggior parte emergenze per il recupero di escursionisti in montagna e alpinisti (160 i casi).

Il resto per incidenti in altre attività di tempo libero, lavoro, su strade, emergenze sanitarie e ricerche. Aiut Alpini ha svolto 498 interventi in Alto Adige, 16 in Trentino e 24 in provincia di Belluno 24 per un totale di 563 persone soccorse di cui 278 emergenze sanitarie e 189 ferite, 63 recuperate illese e 33 decedute (di cui 23 a seguito di emergenze sanitarie e 10 a seguito di traumi vari).

La maggior parte delle persone soccorse, 371, sono italiane, di cui 244 dell'Alto Adige 244, 6 trentini, 5 bellunesi. Da Germania e Austria provengono la maggior parte degli stranieri soccorsi, 135. Per la prima volta dalla fondazione dell'Aiut Alpin Dolomites nel 1990 la stagione estiva è stata estesa fino a fine ottobre.

Nella nota, Aiut Alpin Dolomites sottolinea la «buona collaborazione con l'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige, la Centrale provinciale d'emergenza e la Heli elisoccorso Alto Adige. Un grazie particolare va ai volontari del Soccorso alpino, ai piloti, verricellisti, medici anestesisti e tecnici di elicottero, che ogni giorno hanno svolto il servizio di pronto intervento presso la base Pontives - prosegue la nota -. Un ulteriore grazie va inoltre a tutti coloro che in qualche modo hanno contribuito a rendere possibile il servizio a favore degli infortunati». Il servizio Aiut Alpin Dolomites riprenderà il 5 dicembre 2019. 













Altre notizie

Podcast / Storia

Il Trentino nella Grande Guerra: un fremito dal Trentino irredento

La guerra infuria in Europa, gli uomini tra i 16 e i 50 anni sono al fronte, mentre l’Italia fa i conti con una disoccupazione crescente. In Trentino, come altrove, si dibatte sulla neutralità italiana, criticata dagli “energumeni della parola”. Tra le voci più sonore, quella della fazione che si batte per la “redenzione”, la liberazione dal giogo austriaco.

Attualità