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Allarme zanzara tigre in Alto Adige: dal 2013 il numero medio di uova è decuplicato

Le zone più colpite sono il fondovalle da Merano a Salorno, la Bassa Atesina e la Val d'Isarco fino a Varna.  L’appello: «Evitare i ristagni d’acqua e usare i larvicidi»



BOLZANO.  Con l'arrivo della bella stagione si ripresenta anche il problema della zanzara tigre. "Per tenere sotto controllo la proliferazione di questo insetto invasivo e molto aggressivo è necessaria la collaborazione di tutti", sottolinea l'assessore provinciale all'ambiente Giuliano Vettorato.

"In questi ultimi giorni si registra un aumento di uova nei siti di campionamento e le larve sono pronte a mutarsi in zanzare adulte nel giro di 2-3 settimane, periodo che si dimezza con l'arrivo del caldo", spiega Alberta Stenico, direttrice del Laboratorio biologico provinciale. "Il monitoraggio, che viene effettuato da aprile a ottobre, prevede il posizionamento nel verde pubblico di trappole che ricreano un luogo ideale per la deposizione delle uova da parte delle zanzare tigre. Il numero di uova depositate fornisce informazioni sulla densità della presenza dell'insetto nei vari punti di campionamento e permette quindi una stima indiretta della sua diffusione sul territorio", spiega Stenico.

Dall'avvio del monitoraggio nel 2013, il numero medio di uova è aumentato di circa dieci volte. Le zone più colpite sono il fondovalle da Merano a Salorno, la Bassa Atesina e la Val d'Isarco (fino a Varna)", conclude Stenico.

La zanzara tigre può trasmettere virus e diventare perciò un problema per la salute pubblica. Bisogna evitare ogni ristagno d'acqua all'aperto. La zanzara tigre, infatti, depone le uova nelle immediate vicinanze dell'acqua stagnante. Un esemplare adulto nato in primavera, può dar vita a miliardi di altre zanzare nei mesi estivi. Dove non sia possibile evitare i ristagni d'acqua, ad esempio nel caso di tombini o scarichi, è necessario utilizzare i larvicidi che sono prodotti specifici, la cui azione dura da una a quattro settimane, e possono essere acquistati nei consorzi agrari, ma anche nelle giardiniere e nelle farmacie. Perché il trattamento sia efficace, dovranno essere impiegati nell'intera area urbanizzata. 













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