covid ed economia

Alto Adige, ci sono 280 milioni di euro per i sussidi alle aziende per costi fissi

Le domande dal 28 giugno. I costi fissi sono stati dettagliati maggiormente ed  è stato definito un tetto massimo al contributo erogabile



BOLZANO. La giunta provinciale di Bolzano ha modificato le linee guida per i contributi alle aziende danneggiate dall'emergenza causata dal Covid 19, già approvati a fine aprile.

"La data per la presentazione delle domande verrà aperta a breve, al massimo il 28 giugno", informa la direttrice della Ripartizione economia, Manuela Defant.

Con la modifica approvata vengono definiti in maniera più dettagliata i costi fissi, per eliminare numerosi dubbi. Inoltre, la giunta ha deciso di porre un tetto massimo all'importo dei contributi. In questo modo si intende escludere che il sostegno per le imprese che hanno ricevuto gli aiuti della Provincia per i danni causati dal coronavirus e che presentano domanda anche per i costi fissi, superi l'importo dei costi fissi per l'anno 2020.

Per i sussidi ai costi fissi la giunta ha riservato 280 milioni di euro e quindi la parte principale del pacchetto di aiuti da 500 milioni di euro per i danni causati dal Coronavirus predisposto a marzo.

Possono presentare domanda, fino alla fine di settembre, i lavoratori autonomi, liberi professionisti e le aziende dell'artigianato, dell'industria, del commercio, dei servizi, dell'ospitalità, coloro che affittano stanze ed appartamenti privati, i giardinieri, gli operatori del settore lattiero-caseario e viti-vinicolo.

Si tratta di contributi fino a 100.000 euro, che vengono calcolati sulla base dei costi fissi e del calo del fatturato.

In caso di calo delle vendite del trenta per cento, il sussidio può giungere sino al 30 per cento dei costi fissi consentiti; in caso di calo delle vendite del 50 per cento, l'importo sale anche al 50 per cento.

È un prerequisito che gli imprenditori abbiano iniziato la loro attività prima del 31 marzo 2021 e che il loro fatturato totale, nel periodo compreso tra il 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021, sia diminuito di almeno il 30 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Inoltre, per il 2019 deve essere stato raggiunto un fatturato minimo di 30.000 euro.

Nel calcolo dei costi, possono essere incluse 69 voci diverse, tra cui elettricità, riscaldamento, telefono, assicurazioni, pubblicità, spese di pulizia, spese per rifiuti, locazione, affitto e spese di manutenzione. 













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