Il raid

A Bronzolo i vandali rubano pure il dissuasore di velocità

Qualcuno ha approfittato del buio per rimuovere il dosso appena messo in via Aldino. Il responsabile ha perfino siliconato i fori praticati nell’asfalto per alloggiarci le viti di fissaggio


Bruno Canali


BRONZOLO. A chi può dare fastidio un dissuasore di velocità (chiamato anche “vigile coricato”) posto su una strada di secondaria importanza come è quella che a monte del paese di Bronzolo raggiunge la zona sportiva e i campi da tennis per poi perdersi nel bosco? Eppure è successo che qualcuno, appena installato il dissuasore nei pressi del campo da calcio, lo abbia divelto e gettato da qualche parte. Non solo: chi ha fatto questo atto vandalico si è pure preso la briga di siliconare i fori delle viti con le quali il dissuasore era stato fissato nell’asfalto, in maniera da rendere ancora più difficoltoso il ricollocamento del dosso.

«L’altro giorno avevamo fatto installare quel dissuasore lungo la parte a monte di via Aldino – dice Giorgia Mongillo, la sindaca di Bronzolo – per garantire maggiore sicurezza ai pedoni che frequentano la nostra zona sportiva e i campi da tennis. In particolare i bambini, perché trattandosi di una strada in salita succede che qualche automobilista la imbocchi a velocità eccessiva. Appena il tempo di installare quel dissuasore di plastica nera e gialla, e il giorno dopo non c’era già più. Qualcuno infatti l’ha divelto dalla carreggiata, quindi ha anche riempito di silicone i buchi dove alloggiare le viti di fissaggio. Abbiamo cercato i pezzi in tutta la zona ma non li abbiamo trovati; evidentemente chi li ha strappati dalla carreggiata li avrà gettati chissà dove per impedirci di trovarli. Facciamo fatica a capire il perché di un gesto vandalico del genere, che non sembra essere un semplice dispetto ma proprio l’iniziativa di qualcuno a cui il dissuasore dava fastidio, al punto da buttarne via i pezzi e siliconare i buchi per le viti di fissaggio».

Effettivamente è difficile capire il motivo di un gesto del genere, perché se fosse stata effettivamente solo una “ragazzata” i pezzi del dissuasore sarebbero stati gettati a bordo strada invece che fatti sparire. E sicuramente non si arriva fin lì portandosi anche del silicone per chiudere i buchi delle viti nell’asfalto. Come detto, la strada in questione è a monte del paese e oltre ai campi da tennis non c’è altro se non il serbatoio dell’acqua potabile di Bronzolo e più in su, sulle pendici del monte Göller, due masi dispersi fra i boschi. Non è insomma una strada di passaggio trafficata, perché i maggiori utilizzatori, durante la bella stagione, sono coloro che si recano ai campi da tennis.

Naturalmente non è neanche stato un gesto involontario, come succede ad esempio con questi dissuasori di velocità durante le nevicate, quando accidentalmente le lame degli spartineve a volte li danneggiano, invisibili come sono sotto il manto bianco. In questi casi, inoltre, i pezzi divelti rimangono sulla carreggiata e non “spariscono” come nel caso dell’episodio che si è verificato l’altro giorno a Bronzolo. Purtroppo in quella zona non ci sono nemmeno telecamere di controllo, trattandosi, come detto, di una strada abbastanza fuorimano. La speranza del Comune è che se qualcuno ha visto qualcosa lo faccia sapere.













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