POCHI. Rapporti tesi, a Pochi – frazione di Salorno con poco più di 400 abitanti - tra il nuovo sacerdote don Pierluigi Tosi e una parte dei parrocchiani che fino a settembre gestiva un po’ tutto, «comprese le intenzioni per le Messe», spiega il sacerdote. La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la decisione da parte del prete (che segue anche le parrocchie di Salorno e Laghetti) di svuotare la sala comunale presso l’ex asilo ed escludere temporaneamente la Filo di Pochi e il coro Sant’Orsola che per anni hanno condiviso i locali.

«Stiamo facendo dei lavori - spiega don Tosi - e ci serviva spazio per sistemare calici e paramenti. La sala era sporca e in disordine: abbiamo pulito tutto, tende comprese, con una decina di fedeli, per il bene di tutti. Dopo aver sentito l’amministrazione comunale ci siamo messi d’accordo per restituire il locale alle associazioni tra la fine di luglio e l’inizio di agosto. I locali erano stati assegnati alla Parrocchia che ha un regolare contratto di comodato d’uso. Quindi non è corretto dire che le associazioni sono state sfrattate. A Salorno e Laghetti la situazione è buona mentre a Pochi ci sono alcune persone che, di fatto, non mi hanno mai accolto. Tra l’altro in chiesa non si vedono da gennaio».

Don Tosi, visto che il bilancio parrocchiale è piuttosto magro, ha deciso anche di sospendere gli aiuti diretti alle missioni e questo ha acuito i dissapori con la vecchia guardia.

Dura la replica delle associazioni. «Ci hanno messo gli scatoloni fuori dalla porta. Sembra di essere tornati ai tempi di Don Camillo e Peppone. Confidiamo nella capacità di mediazione del Comune. La Parrocchia e la Comunità di Pochi non sono più come una volta».