A Salorno il taglio del nastro per il nuovo depuratore hi-tech 

La cerimonia. Inaugurato alla presenza di numerosi cittadini e autorità un impianto telecontrollato dai tecnici di Termeno Investimento da 4 milioni di euro coperto al 90 per cento dalla Provincia, servirà anche le frazioni di Cauria e di Pochi


Bruno Tonidandel


Salorno. È costato 4 milioni e mezzo di euro il nuovo depuratore delle acque nere di Salorno, inaugurato ieri mattina alla presenza dei dirigenti di Eco Center, dell’assessore provinciale all’Ambiente Giuliano Vettorato e del sindaco Roland Lazzeri con tutta la sua Giunta comunale. L’impianto ripulisce le fogne dei 6 mila abitanti che risiedono a Salorno e nelle due frazioni di Pochi e di Cauria.

Quest’opera, i cui costi sono stati a carico della Provincia per il 90% e per il resto 10% sulle spalle di Eco Center, è stata realizzata poco a sud della zona industriale-artigianale di Salorno, lungo la nuova variante della statale del Brennero e poco lontano del vecchio depuratore che era stato costruito nel 1984, ma che con il tempo ha evidenziato difetti strutturali ma pure di ordine ecologico, anche perché le sue acque di scarico venivano immesse nella vicina Fossa Porzen. Quando è stato il momento di sostituire il vecchio impianto, i tecnici hanno valutato bene se era il caso di procedere a un suo ampliamento, ipotesi quasi subito accantonata per difficoltà inerenti lo spazio. Si è così decisa la realizzazione di un depuratore ex novo, mantenendo in funzione quello vecchio per tutta la durata dei lavori.

L’opera, la cui proprietà è del Comune di Salorno, anche perché l’amministrazione locale si è accollata gli oneri inerenti gli espropri dei terreni, è gestita da Eco Center ed è telecontrollata da tecnici che risiedono presso il depuratore di Termeno. Nell’impianto di Salorno quindi non opera nessuno: solo di quando in quando tecnici di Termeno fanno una visita per un controllo visivo alle “macchine”.

Ieri mattina la festa per l’inaugurazione del depuratore ha visto la presenza di un numero consistente di abitanti di Salorno, desiderosi di rendersi conto di come funzioni un impianto amico dell’ambiente. A fare gli onori di casa, questa volta non è stato il sindaco Lazzeri, ma il direttore di Eco Center Marco Palmitano che non solo ha raccontato in breve la storia di questo depuratore, il 26° di tutta la provincia, come è nato, come è stato costruito e come funziona, ma ha pure accompagnato gruppetti di curiosi lungo le pedale e le vasche per vedere come le acque nere si trasformano, grazie a colonie di batteri, in acque non proprio potabili ma quasi. Acque che poi vengono riversate nell’Adige, che scorre vicino.

L’assessore provinciale Vettorato ha messo in risalto l’ottima collaborazione fra i progettisti, lo Studio Cappella, i costruttori, Eco Center e il Comune, e poi si è sbilanciato affermando che nei prossimi 6 anni la Provincia stanzierà 115 milioni per il trattamento delle acque. Brevi parole anche da parte del presidente di Eco Center Guglielmo Concer che ha evidenziato come il 98% della popolazione altoatesina è allacciata a depuratori, e del sindaco Lazzeri appena rientrato dalla Corea, dove ha ritirato un premio per la sua “Salorno, paese del buon vivere”. È seguita la benedizione da parte del parroco Paolo Crescini e il tradizionale taglio del nastro.













Altre notizie

Attualità