Bronzolo: la crociata dell’Oipa per salvare alberi e volatili 

La sindaca ha firmato l’ordinanza per il taglio delle piante L’associazione: «Fermate quello scempio naturalistico»



BRONZOLO. Torna a farsi sentire l’Oipa, associazione animalista che vorrebbe realizzare un parco lungo la ferrovia, dove oggi nidificano molti uccelli ma che Rfi intende utilizzare per altri scopi. La sindaca Giorgia Mongillo ha firmato un’ordinanza con la quale autorizza l’abbattimento di parecchi alberi ma gli ambientalisti le hanno indirizzato un accorato appello per evitare quello che definiscono uno scempio naturalistico. Sono numerose le specie che frequentano questo polmone verde, che potrebbe diventare un motivo di vanto per Bronzolo e per tutta la Bassa Atesina.

«Siamo venuti a conoscenza - scrive l’Oipa - della delibera del Comune di Bronzolo sul taglio dell'alberatura spontanea presente nell'areale Rfi. La notizia ci ha lasciati sconcertati: grazie al nostro intervento ad aprile di quest'anno avevamo scongiurato la distruzione di fauna selvatica che sarebbe di certo avvenuta in conseguenza della scelta scellerata di procedere al taglio degli alberi nel mese di riproduzione degli uccelli. In conseguenza della sensibilità allora dimostrata dalla sua Amministrazione avevamo riposto in lei le nostre speranze di poter vedere valorizzare quest'area come ambiente rinaturalizzato di notevole interesse ambientale ed ecologico».

L'areale nel corso dei decenni si è spontaneamente rinaturalizzato, riproducendo le caratteristiche della vegetazione originaria del fondovalle, tipico della zona riparia della piana alluvionale dell'Adige.

«È cresciuto un bel bosco, con diverse essenze di alto pregio biologico e naturalistico, alcune di dimensioni considerevoli, che costituisce l'unico polmone di natura incontaminata in una zona sottoposta ad enormi pressioni antropiche. L'importanza dell'area, quindi, non va riportata solo alla stagione riproduttiva dell'avifauna presente, ma anche alla disponibilità permanente di risorse indispensabili a mantenere la biodiversità della zona. Solo in questo areale, ormai, molte specie possono trovare oggi un habitat idoneo alla loro alimentazione, che non è solo primaverile ed estiva, così come un rifugio per le intemperie ed un ambiente accogliente per la loro riproduzione. L'idea che le vorremmo, quindi, proporre è di attribuire un valore unico e specifico a questa zona dimenticata dagli uomini, dove la natura ha saputo ricreare un equilibrio di cui anche noi umani abbiamo un disperato bisogno».

La proposta è quella di creare un "Parco Oipa", sul modello di un altro Comune vicino a Trento. «Mattarello ha concesso alla delegazione Oipa di Trento, in collaborazione con la Provincia, un’ampia area inutilizzata in prossimità dello svincolo autostradale, un'area un tempo trascurata e dismessa, dove la natura aveva ricreato un suo habitat spontaneo, e dove oggi famiglie, scuole e associazioni possono godersi il verde imparando a rispettare gli animali e l'ambiente. A costo zero per l'amministrazione pubblica i colleghi di Trento hanno infatti ripristinato tutta la zona, rendendola agibile da bambini, famiglie e animali. Qui vengono svolti corsi e seminari all'aperto, gite e visite guidate, insomma una vera e propria palestra di educazione ambientale e un'occasione unica per apprendere il rispetto delle diversità. Perché non provarci? Invece di sacrificare in nome di chissà quale "pericolo" e di quali "opportunità" alberi di 40-50 anni perché non scegliere una via che va verso il futuro dei nostri figli? Perché non diventare protagonisti di una scelta innovativa e moderna, di cui resterà un segno profondo nel futuro della popolazione di tutta la zona e di cui parlerà tutta Italia, senza sottostare ai consueti interessi di categorie economiche già sufficientemente tutelate e rappresentate? Resta aperta la questione della disponibilità dell’area da parte di Rfi, su cui eserciteremo tutta la nostra influenza per convincere i vertici a scegliere una soluzione ecologica. Siamo certi che un minimo di ascolto lo otterremo da una società che fa del rispetto dell'ambiente uno dei punti forti della propria mission e della propria comunicazione».(b.c.)













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