Bassa Atesina

Casa di riposo, nuove sospensioni 

La lettera dell’Asl a San Paolo. Il direttore: «Per adesso è arrivata una sola raccomandata ma la percentuale di non vaccinati è del 10%» A rischio i 5 posti per i ricoveri temporanei, ben 180 persone in lista d’attesa. «Visite ancora consentite e ieri una festa per una centenaria»


Massimiliano Bona


SAN PAOLO. Primo operatore socio-sanitario sospeso dall’Asl alla Casa di riposo di San Paolo. La raccomandata è arrivata mentre il dipendente no-vax era in ferie e quindi lo stop dal lavoro scatterà al suo rientro, tra due settimane. Come spiega il direttore della struttura Erwin Lorenzini adesso si teme un effetto domino che riguarderà anche cuochi e personale delle pulizie.

Direttore qual è la percentuale del personale sanitario non vaccinati?

Abbiamo 80 dipendenti e in base alle nostre informazioni 8 non dovrebbero essere vaccinati. Siamo attorno al 10 per cento. Fra loro c’è chi ha già avuto il Covid e ritiene di avere anticorpi a sufficienza ma il nostro invito è quello di vaccinarsi tutti, anche per una questione di coscienza.

Avete anche una trentina di dipendenti tra cuochi e personale delle pulizie. Quanti sono i No Vax?

La notizia dell’obbligo è fresca ma dobbiamo ancora fare la conta. Di sicuro trovare personale in questi settori è decisamente più facile che in ambito infermieristico.

A seguito delle sospensioni in arrivo dovrete ridurre il numero di posti letto?

Taglieremo, presumibilmente, solo i 5 posti dedicati ai ricoveri temporanei. Riusciremo, invece, a mantenere i 95 posti letto della struttura.

Le visite sono ancora consentite?

Assolutamente si, con una semplice prenotazione. Vedere parenti e amici per i vostri ospiti significa aumentare di molto la qualità della vita. Ovviamente per entrare in struttura serve il Green Pass.

Prova ne sia che ieri avete organizzato la festa per una signora centenaria…

Si tratta di bei momenti che cerchiamo di vivere a pieno. Ha partecipato con entusiasmo anche l’assessora al sociale Monika Hofer Larcher.

C’è una lista d’attesa per entrare alla casa di riposo e per lunhodegenti di San Paolo?

Si, anche piuttosto lunga (180 persone) anche perché a chiedere posti letto non sono solo i residenti di Appiano ma anche quelli dei Comuni limitrofi, Bolzano in primis.

Il clima in struttura resta buono, tra i migliori in provincia. L’unico neo è una piccola percentuale di no-vax. Conta di convincere anche i pochi operatori recalcitranti al vaccino rimasti?

Si, almeno una parte. Per molti di loro restare senza lo stipendio sarebbe un serio problema. Farò un altro appello perchè considero il vaccino un dovere civico e morale.

Se dovessero scattare parecchie sospensioni sarà possibile garantire la stessa qualità del servizio?

Fare con 60 persone il lavoro che si riesce a coprire solitamente con 80 è impensabile. Si tratta di un lavoro già di per sè impegnativo e chiedere a chi rimane di lavorare al 130 per cento non sarebbe nè giusto e tantomeno sensato. Quindi non intendiamo farlo.













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