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«Ho sette figli, assisto anziani e malati ma mi tuffo in politica» 

La nuova consigliera comunale. Sabrina Seppi, 53 anni, è subentrata ad Erika Zomer per la Civica di Massimo Cleva. «Mi interessano il mondo della scuola, tanto da fare la rappresentante di classe in tre istituti, e il sociale. Dormo 4 ore»


Massimiliano Bona


APPIANO. Basta una chiacchierata di mezz’ora per capire che Sabrina Seppi, 53 anni di Appiano, è una forza della natura. Di professione fa l’operatrice socio-sanitaria a domicilio (Oss) – assistendo anziani, persone sole, invalide o bisognose di aiuto - ha 7 figli (d’età compresa tra i 9 e i 27 anni), fa la rappresentante di classe in tre istituti diversi e riesce (ogni tanto) anche ad andare a cena con le amiche. Se tutto questo non bastasse ha deciso di accettare con la giusta carica anche l’ultima sfida: quella di consigliere comunale nella lista «Appiano Unita - Gemeinsam für Eppan». Ieri sera é subentrata infatti ad Erika Zomer, che ha lasciato lo scranno per motivi personali.

Signora Seppi, partiamo dall’inizio. Dove trova la forza per conciliare le sue mille attività?

La parola chiave é passione. Voglia di fare. A casa ho un marito che mi supporta sempre, ma anche i miei figli non stanno certo con le mani in mano. Sono in gamba. Per quanto attiene il lavoro, al servizio di chi ha bisogno, serve anche la vocazione.

Partiamo dai sette figli: che età hanno?

Sono cinque maschi e due femmine. Il più piccolo é Gabriele che ha 9 anni, poi ci sono nell’ordine Elisabetta (12 anni), Andrea (16), Chiara (17), Alessandro (20), Luca (23) e Marco (27). Il primogenito fa l’ingegnere.

Legato al mondo dei figli c’é quello della scuola. Dove lei cerca di essere sempre presente...

Sì, certo. A scuola, sovente, i genitori accampano le scuse più disparate per non fare i rappresentanti di classe. Però, non di rado, chiedono questo o quello. Se non ci sei, se non partecipi non puoi conoscere lo stato dell’arte e sapere fino a dove si può spingere. Poi lo dobbiamo ai nostri figli. Apprezzano il fatto di essere seguiti e sostenuti passo per passo, anche a scuola. Di qui la scelta di fare la rappresentante di classe su più fronti.

Il lavoro più pesante é forse quello di operatrice socio-sanitaria a domicilio. Segue solo anziani?

No, affatto. Tra le persone bisognose di aiuto di sono anche cinquantenni invalidi, ad esempio. C’è chi ha bisogno di tutto: dal bagno alle pulizie, dalla presenza di un’infermiera alla spesa. Si tratta di un lavoro che può essere fisicamente pesante ma é anche estremamente gratificante. Spesso é molto più quello che si riceve rispetto a quello che si dà.

Magari trova anche il tempo per le amiche...

Proprio l’altra sera ho fatto una cena con loro. Certo, questi momenti ci vogliono.

Ma scusi, quanto dorme a notte?

Poco. Vado a letto poco prima di mezzanotte e mi sveglio verso le quattro. Diciamo che ho una bella energia di base...

Veniamo alla politica: in che ambiti crede di poter dare il suo contributo?

Sono incuriosita da questa nuova avventura. Diciamo che scuola e sociale sono i due settori che conosco meglio e nei quali ritengo di poter fare qualcosa di buono. So che Massimo Cleva saprà darmi i giusti consigli.

 













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