Vadena. Deve trascorrere ancora una decina di giorni dall’inizio della raccolta delle mele nella Bassa Atesina che già al Centro di Sperimentazione Laimburg si discute come riuscire a conservare meglio la frutta. Il convegno, svoltosi l’altro giorno, sul “Postraccolto”, è risultato particolarmente vario ed ha spaziato dalle esperienze nel magazzino sperimentale con nuove varietà di mele alle possibilità di risparmio energetico, fino alla presentazione di nuove tecnologie nella frigoconservazione.

Marc Sellwig della ditta tedesca Cool Expert ha illustrato vari aspetti della tecnologia di refrigerazione, che svolgono un ruolo fondamentale nel raffreddamento e influenzano l'efficienza energetica nello stoccaggio della frutta. «Il 90% del carico di raffreddamento si concentra nelle prime settimane, durante le quali la merce appena immagazzinata dev’essere raffreddata. Ciò porta a picchi di potenza significativi nella fase di stoccaggio, che sono costosi e devono essere evitati», ha spiegato Sellwig. Un problema per il bilancio energetico sono anche i ventilatori, in quanto producono molto calore. «Nella fase di stoccaggio, è possibile ottenere risparmi energetici, riducendo la potenza della ventola, ma non il tempo di funzionamento».

Anche se le mele Golden non le compera quasi più nessuno – i magazzini delle cooperative traboccano di rimanenze – al convegno di Laimburg si è discusso su come mantenere la colorazione gialla di questa varietà. I responsabili delle cooperative continuano ad insistere con i propri frutticoltori che la Golden deve essere staccata dall’albero quando il colore della buccia è “verdino chiaro” e non “giallo-oro” come si faceva un tempo. Ora sembra che i pochi consumatori di questo tipo di mela desiderino un frutto maturo e di colore giallo. B.T.