Agricoltura

Mele, raccolta in ritardo ma la qualità è da record 

La varietà Gala in Bassa. Il presidente locale del Bauernbund Rainhard Dissertori: «Dopo una primavera fredda e un luglio bagnato, ci aspettavamo frutti con calibro ridotto e invece la pezzatura soddisfa coltivatori e consorzi»


Bruno Tonidandel


BASSA ATESINA. Procede nel migliore dei modi e a spron battuto la raccolta delle mele nella Bassa Atesina, iniziata poco dopo Ferragosto. Quest’anno, come avvenuto in poche altre annate, lo stacco della varietà Gala sta avvenendo, pur con qualche giorni di ritardo, con giornate di sole e con temperature fresche di notte, condizioni ideali per queste operazioni che rappresentano il culmine dell’annata agricola.

“Per colpa di una primavera fredda e di un mese di luglio troppo bagnato – dice Rainhard Dissertori, presidente della sezione della Bassa Atesina del Bauernbund e membro del consiglio d’amministrazione della cooperativa Kurmark-Unifrut di Magré – ci aspettavamo delle mele con calibro ridotto ed invece la pezzatura ha soddisfatto i frutticoltori ma soprattutto i responsabili vendita dei vari consorzi della zona. Anche la colorazione, di un rosso marcato, è ottimale”.

Quest’anno la raccolta delle mele ha subito un ritardo di 9/10 giorni, ma anche la vendemmia avverrà attorno a metà settembre e cioè protratta di 10/12 giorni rispetto alla media delle annate precedenti. Questo appunto per colpa di una primavera caratterizzata da basse temperature, delle brinate e delle abbondanti piogge estive che hanno ridotto un po’ il quantitativo sia delle mele, sia dell’uva. Questo ritardo nella raccolta non incide affatto per le prime mele, come Gala, Stark, Golden, Braeburn, Fuji, Granny Smith, quanto per quelle che si staccano per ultimo come per esempio la Pink Lady. Questo frutto, il più apprezzato dall’agricoltore per le sue alte quotazioni di prezzo, si raccoglierà quest’autunno presumibilmente dopo la metà di novembre, se non oltre.

“Lo stacco delle mele Gala – ci dice ancora Dissertori - sta ormai volgendo al termine; la prima ondata si è chiusa proprio lo scorso venerdì; ci saranno poi altri 6 giorni di tempo per il conferimento alle cooperative del secondo e terzo stacco. Dopo questo termine l’altra frutta che è rimasta sull’albero, quella sotto pezzatura, vale a dire con calibro inferiore ai 65 millimetri, oppure le mele poco colorate, saranno destinate all’industria”.

Sempre all’industria sono state conferite anche le Gala danneggiate dalla furiosa grandinata di martedì 13 luglio. A dire il vero non sono stati molti gli appezzamenti interessati alla tempesta che peraltro si è scatenata più o meno furiosamente su frutteti e vigneti di tutta la Bassa Atesina, da Salorno al lago di Caldaro. Anche perché gran parte delle campagne coltivate a mele sono coperte da reti antigrandine. I più previdenti sono i frutticoltori soci della cooperativa Kurmark-Unifrut di Magré: il 78% degli appezzamenti sono protetti da reti in materiale plastico e quindi il danno è stato limitato. Ingente invece il deprezzamento delle mele nei frutteti non protetti. Danni pure per l’uva, anche perché la stragrande maggioranza dei viticoltori ritiene di non proteggere le viti con reti. Tutt’al più vengono stipulate delle polizze di assicurazione.

Conclusa definitivamente la raccolta delle mele Gala, si procederà poi allo stacco delle varietà Stark e Red Chief e poi delle Golden, la mela gialla, la cui produzione sta gradatamente calando in quanto sul mercato ha perso di gradimento.













Altre notizie

Attualità