La nomina

Un ugandese di 39 anni nuovo priore a Pietralba 

Maurice Kisomose subentra a padre Mathieu Ngoa trasferito in un santuario a Udine. Il nuovo priore ha studiato filosofia presso l’Università cattolica del Sacro Cuore a Milano


Ezio Danieli


PIETRALBA. Nuovo priore al santuario di Pietralba. È padre Maurice Kisomose, ugandese di 39 anni, che ha preso il posto di padre Mathieu Ngoa trasferito in un santuario in provincia di Udine. Domenica scorsa c'è stata una solenne celebrazione per il cambio della guardia. Padre Mathieu è stato membro della comunità di Pietralba dal 2011, quindi per 11 anni, e dal 2016 ha svolto il servizio di Priore conventuale, primo frate africano (è originario del Camerun) a svolgere il delicato compito. Adesso è stato trasferito dai superiori dell’Ordine a un altro santuario mariano, alla Beata Vergine delle Grazie di Udine, dove si recherà nei prossimi giorni.

Al suo posto è stato mandato Padre Maurice Kisomose, 39 anni, anche lui africano, originario dall’Uganda e ultimamente assegnato alla comunità di San Carlo a Milano, dove ha potuto studiare filosofia presso l’Università cattolica del Sacro Cuore.

Nel momento del saluto, durante il quale Padre Mathieu si è commosso visibilmente anche perché molti si sono accostati a lui per ringraziarlo di quanto ha fatto in questi anni, erano presenti anche gli altri frati della comunità: da padre Reinhold Bodner originario del Tirolo dell’Est a padre Sergio Gallato, sacrestano, da tanti anni a servizio della chiesa santuario; da padre Lino Pacchin, ritornato a Pietralba dopo 10 anni di assenza per aver svolto il servizio di Priore provinciale, a padre Mario De Tomasi, noto per la paziente accoglienza che riserva per ogni pellegrino che ricorre a questo santuario in cerca di una parola di orientamento o di consolazione.

Padre Maurice Kisomose è stato accolto con soddisfazione da parte della comunità dei Servi di Maria di Pietralba che è composta da 8 frati. In questi ultimi giorni infatti c’è stata la partenza di un frate, Mathieu, e ne sono arrivati tre: Maurice (da San Carlo a Milano), Lino (dal santuario di Monte Berico a Vicenza) e Roberto (dalla chiesa S. Maria della Scala a Verona).

Anche l’età media della comunità è diminuita in modo significativo, per cui si spera che i vecchi e i nuovi frati insieme svolgano nel santuario un servizio sempre più efficace per i pellegrini che ancora numerosi accorrono a venerare la Madonna.













Altre notizie

Attualità