GRANDI OPERE

Bbt, l’ultima esplosione che farà «svelare» il tunnel

Adesso è veramente solo una questione di ore. Domani, 4 dicembre - in occasione di Santa Barbara, patrona anche dei minatori - sarà abbattuto con una «volata» il diaframma del portale Sud della Galleria di base del Brennero nella zona della stazione di Fortezza. 



BRESSANONE. Domani alle 13.45 in punto sarà abbattuto il diaframma del portale Sud della Galleria di base del Brennero nella zona della stazione di Fortezza. Si tratta del lotto più meridionale del Bbt, del valore di 303 milioni di euro, affidato nell’ottobre 2014 al consorzio Rti Salini-Impregilo, Strabag, Integra e Collini.

«È un evento carico di significato - commenta Martin Ausserdorfer, direttore dell’Osservatorio del Bbt - perché grazie a quest’ultima esplosione riusciremo a far vedere per la prima volta il tunnel dal quale passeranno 200 treni al giorno».

Duecento come il numero di operai che lavorano ogni giorno nella galleria del lotto «Sottoattraversamento dell’Isarco».

«Sarà anche il momento giusto - sottolinea Ausserdorfer - per dire grazie ai lavoratori, davvero instancabili, ma anche ai residenti di Fortezza, che hanno dovuto convivere a lungo con le esplosioni e il via vai di mezzi. Ci siamo sempre parlati molto e questo ha facilitato la comprensione reciproca».

Le opere di questo lotto collegheranno la Galleria di Base con la linea ferroviaria storica del Brennero e la stazione di Fortezza. Complessivamente saranno realizzati 4,5 chilometri di gallerie principali e 1,2 chilometri di gallerie di interconnessione con la linea ferroviaria esistente. Il termine dei lavori, per questo tratto, è previsto per la fine del 2022.

Nell’ambito di questo lotto saranno sottoattraversate l’A22, la Statale 12, la linea ferroviaria esistente e soprattutto il fiume Isarco. Per «superare» il fiume sarà utilizzata anche un’altra particolare tecnica di consolidamento del terreno: il congelamento. Ultimato il consolidamento del terreno con la tecnica del jet grouting (l’iniezione di una miscela di cemento), saranno scavati 4 pozzi che permetteranno di raggiungere la quota del tracciato della gallerie, ad una profondità di circa 20-25 metri, da cui poi saranno avviati gli scavi sotterranei con metodo tradizionale. Nella zona dovranno essere demoliti edifici – una ventina in tutto – e bonificati i terreni, non solo dal punto di vista ambientale ma anche da eventuali relitti bellici. L’areale interessato dagli interventi è di circa 5,5 ettari, dove in futuro sorgeranno le nuove opere e gli impianti del «nodo di Fortezza». Il trasporto del materiale di scavo - circa 25 mila metri cubi - avverrà grazie alla nuova strada di accesso Riol, che consente di raggiungere l’areale ferroviario senza attraversare il centro abitato. 













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