vertenza

Bolzano e Merano, i lavoratori dei bar degli ospedali senza stipendio

Pagamenti in ritardo da mesi. La UilTuCs: “L’azienda è in amministrazione giudiziaria”



BOLZANO. I lavoratori dei bar che si trovano negli ospedali di Bolzano e Merano, si parla di quasi una trentina di persone, stanno ancora aspettando di ricevere lo stipendio.

La scorsa settimana hanno appreso dai giornali che l'azienda con sede a Ravenna è stata messa in amministrazione giudiziaria con conseguente rimozione del CdA per sospette truffa e frode informatica.

La notizia è stata accolta con grande preoccupazione da parte dei dipendenti che da mesi lamentano ripetuti ritardi nei pagamenti, problemi legati all'organizzazione del lavoro, un uso massiccio dell'ammortizzatore sociale, nonché livelli di inquadramento non in linea con le mansioni svolte.

Il sindacato UILTuCS del Trentino Alto Adige, che segue da tempo la vicenda, ha già informato l'Azienda Sanitaria in quanto ente appaltante delle difficoltà e degli ulteriori inattesi sviluppi giudiziari. Walter Largher, segretario della UILTuCS TAAS, ribadisce che "il personale, per la quasi totalità rappresentato da donne, è in forte difficoltà economica e sotto stress, perché non può provvedere a pagare i mutui o gli affitti con regolarità e non sa ancora quale sia il reale stato di salute di Sirio Spa".

"Anche durante i giorni più bui della pandemia", ricorda Elisa Lascialfari funzionaria della UILTUCS, "le lavoratrici e i lavoratori dei bar hanno sempre offerto con professionalità e gentilezza una tazza di caffè e un pasto caldo agli operatori e agli ospiti dei presidi sanitari stremati dall'emergenza Covid; un caffè che diventa oggi però sempre più amaro per loro e per le loro famiglie". “La UILTuCS valuterà tutte le azioni si renderanno necessarie per tutelare la salute e la dignità del personale coinvolto", si legge in una nota del sindacato. 













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