il caso

È caccia a un bolzanino sospettato di omicidio

Si tratta di Agostino Heinrich Kessler di 44 anni. E’ l’ultima persona ad essere stata vista assieme ad un 60enne austriaco trovato ucciso in un orto a Innsbruck


di Mario Bertoldi


BOLZANO. Un bolzanino di 44 anni , Agostino Heinrich Kessler, operaio edile, è ricercato attivamente in tutta l’area Schengen per effetto di un ordine di cattura internazionale spiccato dalle autorità giudiziarie austriache. L’uomo, che a Bolzano ha fatto perdere le proprie tracce, è fortemente sospettato dell’omicidio di un cittadino austriaco, scomparso apparentemente nel nulla a fine marzo e rinvenuto privo di vita qualche giorno fa , semi sepolto nel suo orto di casa a Innsbruck. La vittima è Helmuth Herburger di 59 anni.

L’ultima volta che è stato visto in vita era in compagnia proprio del bolzanino con cui era nata una profonda amicizia. Per il momento di Agostino Heinrich Kessler (cittadino italiano di origine germanica) si è persa ogni traccia. Manca da Bolzano dal 9 febbraio scorso quando decise di allontanarsi dal capoluogo altoatesino a bordo di un’auto della ditta edile di Bolzano per la quale lavorava. Si tratta di una «Opel Corsa» bianca, targata «CM 80 5TY» che l’uomo avrebbe chiesto in prestito al datore di lavoro affermando che sarebbe rientrato in città dopo pochi giorni. In realtà le indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Bolzano (guidata dal dottor Giuseppe Tricarico) hanno permesso di appurare che Agostino Heinrich Kessler prima di allontanarsi dalla città aveva provveduto a disdire il contratto di affitto per l’appartamento ove viveva a Bolzano, estinguendo anche il conto in banca. Un comportamento che lascia intendere l’intenzione di cambiare vita o per lo meno di assentarsi a lungo dalla città di Bolzano.

In effetti l’uomo, a Bolzano non è più tornato. Il datore di lavoro è ancora in attesa di poter rientrare in possesso dell’autovettura aziendale che è stata segnalata in tutta l’area Schengen. Sino a questo momento, però, tutti i tentativi di individuare l’uomo (attraverso controlli bancari, del telefono cellulare e dei transiti autostradali) si sono rivelati inefficaci. Le ricerche sono state intensificate dopo il ritrovamento del cadavere di Helmuth Herburger.

Il “giallo” è iniziato a fine marzo quando i famigliari denunciarono alla polizia austriaca la scomparsa del proprio congiunto. Per alcuni giorni le ricerche non hanno dato alcun esito. La svolta è avvenuta qualche giorno fa in occasione di una intervista televisiva concordata da un giornalista con il figlio della vittima.

La troupe decise di filmare anche l’orto della vittima ove qualche giorno prima erano stati utilizzati anche i cani poliziotto alla ricerca di qualche traccia. Proprio in quell’orto in occasione dell’intervista con il figlio ci si è resi conto di un punto del giardino ove la terra risultava mossa. Un controllo ha portato a scoprire il cadavere di Helmuth Herburger sul quale è stata anche rilevata un’ampia ferita.

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