«È tutto incerto Al ballottaggio potremmo arrivarci noi» 

L’intervista. Walcher ha voluto una squadra larga di candidati «Raccogliamo il massimo di voti per arrivare forti alla trattativa» La Svp reclama ancora l’urbanistica? «I prossimi anni sono decisivi» Sulla circonvallazione: «A breve capiremo cosa accade con la A22»


Francesca Gonzato


Bolzano. La Svp per queste comunali schiera una pattuglia mai vista: 45 nomi in lista. E mette insieme una serie di candidati-testimonial, che puntano non tanto alla elezione, quanto ad agevolare il voto più capillare possibile in città, dai contadini, ai professionisti, imprenditori e insegnanti. Il candidato sindaco Luis Walcher non fa misteri sulla strategia: «Vogliamo raccogliere il massimo dei voti per arrivare forti al tavolo della trattativa». Walcher ha raccolto il testimone dal vicesindaco Christoph Baur, dimissionario con strappo sull’areale nel giugno 2019. A quel punto l’assessore ai lavori pubblici diventa vicesindaco, incassa anche l’urbanistica e chiude in partenza la discussione sul candidato sindaco.

Qual è la sua previsione sui risultati e l’eventuale ballottaggio?

Mi riconosco un buon fiuto, eppure questa volta alzo bandiera bianca. C’è un clima strano, ovviamente, e le cose potranno cambiare ancora nei prossimi giorni: se i casi di Covid aumenteranno ulteriormente, è probabile che diversi elettori anziani rinunceranno ad andare ai seggi. Immagino che al ballottaggio possa andare chiunque tra Caramaschi, Zanin e noi. Arrivo a dire che non sarei troppo sorpreso neppure se qualcuno vincesse al primo turno.

Bolzano capoluogo: Zanin ne fa il proprio slogan, lei e il sindaco Caramaschi vi appuntate la medaglia di una nuova attenzione da parte della Provincia. Se il capoluogo per troppi anni è stato una sorta di Cenerentola anche la Svp cittadina deve fare autocritica, non crede?

«Rispondo degli ultimi cinque anni e dico che abbiamo lavorato molto come Comune con Kompatscher e gli assessori Vettorato e Bessone. Tutti hanno capito che bisogna fare qualcosa per Bolzano, che è il centro di tutto, non riguarda solo i bolzanini. Abbiamo parlato molto e allo stesso livello di occhi.

Lei viene definito l’assessore-contadino, ma è anche un funzionario della Markas. Come si descriverebbe?

La mia famiglia possiede da 140 anni il maso nel cuneo verde in cui vivo, il vigneto risale a 200 anni fa. Per molti anni mio padre e gli zii hanno venduto la frutta al mercato di via Rovigo. Ho diversi elettori che mi votano perché si ricordano della mia famiglia. Vengo da una famiglia semplice e ho sposato una donna che è una grande lavoratrice.

Contadino, ma non dei contadini ricchi di Bolzano?

No, i miei amici sono gli stessi di quando ero bambino. E nessuno di loro ha ricevuto mezzo vantaggio dalle mie poltrone. Per un assessore all’urbanistica è un vanto...

Dalla giunta trapelano litigate epiche, soprattutto con la verde Maria Laura Lorenzini.

Non solo con lei. Posso diventare aggressivo, quando non riesco a mandare avanti un progetto. È il mio stile di lavoro.

Rivendicate i mistilingui in lista, di solito trasparenti. Nei prossimi cinque anni la Svp potrebbe aprire sulla scuola mistilingue facoltativa? Lo chiedono molte famiglie e tra i partiti ormai è un coro.

C’è la scuola Langer. La futura scuola di via Bari avrà sotto lo stesso tetto classi italiane e tedesche, la speranza è che ne nasca un bel dialogo. In ogni caso l’obiettivo resta che dopo otto anni di scuola i ragazzi parlino le due lingue. Sono cresciuto in un ambiente totalmente sudtirolese ma, come appena detto, la mia famiglia ha frequentato per molti anni Don Bosco. Allora e oggi come assessore non ho mai avuto la sensazione che con gli italiani non si potesse dialogare. La cultura aiuta molto a unire la città, ho in mente altro, ad esempio un «Calici di stelle» bis in viale Europa.

Bolzano avrà una circonvallazione e quale? Caramaschi ora dice che il sistema è quello del programma con la Provincia.

Nel giro di poche settimane capiremo se la concessione della A22 arriverà, e come. In base a quello, decideremo come procedere. La certezza intanto sono i progetti avviati con la Provincia su Monte Tondo, via Einstein, via Grandi, e il metrobus: a novembre chiuderemo il cantiere da ponte Adige alla Stazione. L’anno prossimo sono in programma le corsie preferenziali per la Zona industriale. La Provincia intende realizzare una linea dal Pillhof alla Zona, per un accesso più veloce ai residenti dell’Oltradige che lavorano lì.

L’Urbanistica alla Svp: è il prezzo che i futuri alleati dovranno pagare?

Non la chiedi solo perché ti piace. È un tema delicato, entra in vigore la nuova legge provinciale, si deciderà quanta parte di suolo puoi riutilizzare. Avere preservato le pendici di Bolzano fa bene a tutta la città, non solo agli agricoltori.

Nel programma scrivete che Ötzi deve restare in centro.

La via giusta è una sede che consenta la sinergia con il nostro Museo Civico attraverso alcuni spazi di servizio comuni, come le biglietterie.

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