A 17 anni si schianta col Suv e scappa

A bordo c’erano altri 5 amici tutti minorenni. Aveva preso l’auto della mamma. L’incidente dopo la serata allo Juwel


di Alan Conti


BOLZANO. Qualcosa più di una bravata perchè la possibilità di farsi seriamente male è stata molto alta. Hanno rischiato la vita i sei minorenni che l’altra notte, alle 3.45, si sono schiantati contro un muretto nella zona artigianale di Caldaro a bordo di un Suv Kia modello Carens di colore grigio scuro.

Tutto per sfuggire a un controllo dei carabinieri all’uscita della discoteca dato che in sei a bordo, chiaramente, non ci si può viaggiare e men che meno farlo senza nessuno con la patente di guida.

Finita la serata in pista allo Juwel, dunque, un gruppo di amici altoatesini minorenni di lingua italiana ha deciso, probabilmente, di continuare la serata al locale Skorpion di Caldaro. Hanno così preso la Carens della mamma di uno di loro che si è messo alla guida: 17 anni e senza patente. Sono saliti in sei, ma poco dopo hanno incrociato la paletta dei carabinieri impegnati nei controlli di rito lungo la statale. Anzichè farsi multare il guidatore ha scartato a destra puntando a tutta velocità la zona artigianale per scappare. Nonostante l’ardire non è riuscito a tenere in strada il mezzo che, alla prima curva, è finito violentemente contro il muretto di una piccola villetta residenziale. Tutta la fiancata destra si è sfondata, ferito il passeggero ed i ragazzi che stavano dietro. In quattro, tutti 16enni, sono rimasti sul posto, storditi e con conseguenze poi giudicate lievi. In due, 17enni, sono scappati. Si sono divisi: uno ha preso la strada per tornare allo Juwel ed è stato individuato a fianco della statale con ferite lievi alla gamba.

L’altro, il guidatore, è invece riuscito a sparire.

Per tutta la notte e la mattina i carabinieri e i vigili del fuoco hanno alternato ricerche a vertici per capire cosa poteva essergli successo. Si è anche alzato in volo l’elicottero.

I genitori - avvertiti - si sono messi a disposizione. Il cellulare del ragazzo ha suonato a lungo vuoto.

Abita a Laives e qualcuno ipotizza che si possa essere nascosto da qualche amico.

Si capirà poi che si trovava a spasso per Bolzano. Senza ferite nè conseguenze evidenti. Una volta tornato a casa sono stati i genitori a chiamare i carabinieri per avvertirli che il ragazzo era tornato a casa. Ora dovrà rispondere di guida senza patente, mentre potrebbe scattare anche l’omissione di soccorso verso gli amici.

Lo spavento è stato grande, ma sarebbe bastata un’angolatura diversa di impatto per portare a conseguenze molto più gravi. Qualche metro più in là e la bravata purtroppo si sarebbe trasformata in una tragedia.

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