A 83 anni è morto Gianni Bianco

Fu giornalista dell’Alto Adige, per poi passare al Giorno. Grande esperto di sci


di Ettore Frangipane


BOLZANO. È spirato... Gianni Bianco aveva 83 anni.

A Bolzano aveva frequentato brillantemente il liceo classico. Poi s’era laureato in giurisprudenza ed aveva iniziato la carriera forense, lasciandola però ben presto per dedicarsi al giornalismo.

È entrato alla Rai come collaboratore, e da lì è passato al nostro giornale (Alto Adige, 1955), dove con gli anni è diventato capo servizio.

Ha lasciato il giornale Alto Adige per passare al Giorno, quando questa testata – nel quadro di un’azione politica auspicata dalla presidenza del consiglio dei ministri - ha aperto una pagina di cronaca altoatesina. Conclusasi questa esperienza bolzanina del Giorno col trasferimento della redazione a Milano, Bianco si è specializzato nello sport, spostandosi in particolare tra i campi di sci, ove ha commentato Olimpiadi, Mondiali e Coppe del Mondo.

È stato presidente del comitato per i Mondiali di sci in Valtellina (1985) e non solo, ed ha avuto cariche direttive nell’associazione dei giornalisti sciatori italiani.

Ha diretto per anni la rivista Sci, della quale ultimamente era presidente onorario. Grande sportivo, ottimo sciatore, ma anche eccellente ranista con la Bolzano Nuoto, e valido tennista. Durante la sua permanenza a Bolzano ha vinto un concorso letterario con il libro “La casa sul fiume”. Sua moglie Donatella era scomparsa recentemente. A Bolzano gli sopravvivono i fratelli Antonio e Claudio. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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