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A Carezza speed check contro le corse in moto

Il Comune di Nova Levante ne ha messi tre per scoraggiare chi ama la velocità Il sindaco Dejori: «Dove c’è il limite dei 50 all’ora, c’è che supera i 100: una follia»



BOLZANO. Li hanno installati tre giorni fa e sono diventati subito l’incubo di automobilisti e motocicisti. Sono gli speed check color arancione che il Comune di Nova Levante ha posizionato sulla Statale 241 che sale verso Carezza, per controllare la velocità di macchine e, in particolare, moto. In tutto sono tre le apparecchiature ma solo in una c’è il laser che fotografa la targa e, nel caso in cui si siano superati i limiti di velocità, arriva a casa la multa. Nel vicino Trentino e in Veneto queste apparecchiature ci sono ormai da un paio d’anni, mentre in Alto Adige sono le prime.

La presenza delle colonnine arancioni ha già scatenato il panico, non si sa se dentro c'è l’autovelox, e nel dubbio tutti inchiodano.

«Abbiamo calcolato - spiega il sindaco di Nova Levante Markus Dejori - che ogni giorno sulla strada che attraversa il nostro comune passano in media 3.500 mezzi e fin qui nulla da dire. Non possiamo certo impedire ai veicoli di transitare, il problema è che non si può accettare che una strada in mezzo ad un centro abitato venga scambiata per un circuito da gara. I limiti di velocità prevedono i 30 all’ora in paese e i 50 appena fuori dal centro: dai controlli effettuati dai vigili urbani è risultato che si sono toccati i 114 chilometri all’ora. Una follia che si traduce in un rischio enorme».

Di qui la decisione di attrezzarsi per scoraggiare gli amanti della velocità.

«Abbiamo preso in affitto per questi due mesi estivi - spiega ancora il sindaco - tre apparecchi, solo in uno però, a rotazione, verrà inserito il laser per i controlli. La cosa positiva è che non si sposterà solo il laser, ma volendo si possono spostare anche le colonnine, a seconda della necessità».

Ma sono legali o come pare c’è il rischio che poi le eventuali multe possano venir contestate?

«Noi riteniamo di sì - assicura il sindaco - e comunque il nostro obiettivo non è certo quello di fare cassa con le contravvenzione. Vogliamo garantire maggior sicurezza».

Anche a Bolzano si sta valutando la possibilità di adottare gli speed check per ridurre la velocità e a primavera una riunione della commissione viabilità era stata dedicata proprio a questo tema.

Il comandante dei vigili urbani Sergio Ronchetti aveva spiegato che le apparecchiature non richiedono l'omologazione, solo si devono rispettare alcune prescrizioni.

Si possono installare, si era detto, spente o accese. In questo secondo caso devono essere segnalateÈ come tali.

Inoltre, contrariamente a ciò che in tanti pensano, i laser fotografa non il davanti ma il retro dell'auto, per ragioni di privacy. (a.m)

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