A Casanova l’asilo «astronave»

Aprirà a settembre. Due sezioni di nido, due di materna tedesca e una italiana. È costato 5,5 milioni


di Davide Pasquali


BOLZANO. Dopo due anni scarsi di lavori è già in piedi. Stiamo parlando della nuova avveniristica scuola dell’infanzia di Casanova. Dal prossimo mese di settembre ospiterà due sezioni di scuola materna in lingua tedesca, una sezione in lingua italiana, più altre due sezioni di asilo nido. È costata 5,5 milioni di euro e consentirà al nuovo rione di Casanova di animarsi, grazie alla presenza di oltre un centinaio di bimbi di entrambi i gruppi linguistici.

Come confermano i tecnici comunali dell’edilizia scolastica, la costruzione è terminata per quanto riguarda gli involucri esterni e per metà agosto dovrebbe essere completato pure l’arredo interno, già tutto appaltato, in maniera da permettere poi al personale di nido e materna di poter trasferire qui tutto il materiale didattico e non necessario alle varie attività delle due strutture.

Al momento attuale, l’edificio non ha ancora un nome. In municipio si starebbe ragionando sulla questione, ma per ora non si sarebbe presa alcuna decisione definitiva. Come non è stata ancora decisa la data di inaugurazione ufficiale, che molto probabilmente avrà luogo una volta che nido e materna saranno entrati a regime per non intralciare i piccoli.

L’asilo sarà una CasaClima di classe A, con una superficie pari a 3.881 metri quadri per un volume di 7.900 metri cubi.

Per gli arredi si spenderanno 1,8 milioni di euro.

Al momento attuale, come chiarisce la direttrice dell’ufficio servizi alla famiglia dell’Assb, Licia Manzardo, le iscrizioni dei bimbi finora ricevute dall’Azienda servizi sociali di Bolzano fanno ritenere che sarà possibile aprire entrambe le sezioni inizialmente previste, una per i più piccoli (dai 3 mesi in su), l’altra per i bimbi più grandicelli (fino ai 3 anni).

Contestualmente, verrà ovviamente chiuso - nel senso che bimbi e personale si trasferiranno nella nuova struttura di via Ortles - l’asilo nido provvisorio di via Emeri, aperto nel 2012 per supplire alla grave carenza di posti nei nuovi rioni.

Il prefabbricato teoricamente era stato pensato per essere poi rimosso, ma non è detto che il Comune o il quartiere possano pensare a una diversa soluzione, mantenendolo e mettendolo a disposizione del rione o delle associazioni.

Per quanto riguarda invece la scuola dell’infanzia, destinata a i bimbi dai tre ai sei anni, come illustra la sovrintendente scolastica Nicoletta Minnei, la situazione è ancora fluida ma si sarebbe orientati a questo: a settembre dovrebbero aprire due sezioni in lingua tedesca più una sezione in lingua italiana. In futuro, visto che il quartiere si rimpinguerà ulteriormente allorquando verrà terminato il lotto C (nuova sede dell’Assb più alloggi), è quasi certa l’apertura anche della seconda sezione di materna in lingua italiana.

Per quanto riguarda il nuovo quartiere di Casanova, ora come ora manca all’appello soltanto l’ultimo lotto pubblico, ossia la palazzina di alloggi protetti per gli anziani.

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