A Prato allo Stelvio l’aroma del caffè si tuffa nella storia

I fratelli Gander offrono la miscela “dei contrabbandieri” Chicci di qualità e tostatura a mano, ricordando gli anni ’60


di Ezio Danieli


PRATO ALLO STELVIO. I venostani sono sempre stati molto creativi, come hanno dimostrato nel 2013 due fratelli, proprietari del Café am Platzl di Prato allo Stelvio, che tostano personalmente il loro caffè all'insegna della "best quality". Kuntrawant, con il suo passato d'illegalità, ora è assolutamente legale, tostato in Val Venosta e dedicato agli amanti del caffè. Kuntrawant è il nome del caffè dall'aroma inconfondibile della prima torrefazione venostana.

Il termine Kuntrawant risale all'epoca dei contrabbandieri, ci riporta negli anni '60. In Val Venosta si contrabbandava per guadagnarsi da vivere e, oltre a sigarette, zucchero e altri strumenti utili, era molto ambito anche il caffè. I contrabbandieri facevano acquisti a Santa Maria, nella vicina Val Monastero; attività che gli svizzeri chiamavano elegantemente "esportazione di merci in Alto Adige", mentre contrabbando veniva impiegato dai doganieri italiani per indicare quest'importazione illegale di merci. Durante numerose serate venostane in compagnia, questo termine veniva simpaticamente raffinato: "Geasch du morgn kuntrawantn?" (domani, contrabbando?), scegliendo la tattica per aggirare con eleganza la finanza italiana.

L'avvolgente fragranza del caffè appena fatto: chi non vorrebbe annusarla tutto il giorno? Questo profumo è il pane quotidiano del torrefattore Josef Gander. Alla torrefazione c'è anche il fratello Martin.

La famiglia possiede il Gander, una piccola casa del caffè che si affaccia sulla piazza centrale di Prato allo Stelvio, mentre nel 2013 i due fratelli hanno inaugurato la torrefazione Kuntrawant, nella quale vengono tostate piccole quantità di chicchi di caffè tre volte alla settimana.

La tecnica del torrefatore è più sviluppata nelle città di mare come Trieste o Amburgo, ma il caffè si consuma da tempo anche qui da noi. Una volta i chicchi di caffè si tostavano in casa, utilizzando una padella speciale, e a volte venivano mischiati con l'orzo. E oggi? La tostatura comprende tre fasi: l'asciugatura, la reazione di Maillard e la fase di sviluppo. Queste fasi possono essere accorciate o allungate usando un diverso afflusso di energia, a seconda del tipo di caffè.

I fratelli Gander fanno una tostatura a mano in piccole quantità con il tradizionale metodo a centrifuga. In questo modo, ogni miscela ha una tostatura diversa, per ottenere solo il meglio dai chicchi. Questo è il bello del lavoro. La cosa più importante è un'eccellente materia prima: i chicchi appena raccolti, senza difetti e di alta qualità, sono destinati a diventare, se tostati alla perfezione, una perfetta tazza di caffè. Ma da dove viene la materia prima? Viene acquistata prevalentemente da piccoli commercianti di caffè in tutta Europa, ad esempio ad Amburgo, Trieste, Amsterdam o Londra.

Il caffè non può essere coltivato anche in Alto Adige perché la cosiddetta "cintura del caffè" si trova appena sopra e sotto l'equatore, 20° a nord e a sud. Già una temperatura di 10° potrebbe essere critica per la pianta di caffè. Il caffè dei fratelli Gamper viene venduto nei negozi Pur di Merano, Lana, Brunico e Bolzano.













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