A22 e lupi, oggi vertice con Gentiloni

Concessione autostrada, Kompatscher e Svp a Palazzo Chigi: va sciolto il nodo della futura governance della società


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Se lo Stato affida la concessione dell’A22 a una società in house, dunque interamente pubblica, a chi spetta il potere di controllo di quella società? Allo Stato, come rivendicano alcuni alti funzionari ministeriali, o agli enti locali proprietari della società, come chiedono Bolzano e Trento? Questo è il nodo e la discussione torna ai massimi livelli. È stato fissato per oggi l’incontro con il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Attorno al tavolo, i presidenti Arno Kompatscher e Ugo Rossi, con i capigruppo Daniel Alfreider e Karl Zeller. Sarà una seduta dedicata all’agenda fino al termine della legislatura. Oltre alla A22, la questione del lupo, finanze e norme di attuazione. La trattativa sulla concessione diretta trentennale dell’Autobrennero, senza gara, alla nuova società in house degli enti locali (acquistate le quote dei privati) si è incagliata a livello tecnico attorno al tema decisivo della governance. L’affidamento in house non è messo in discussione, ricorda Kompatscher. Ma non è di minore conto il futuro assetto di potere e come verrà declinato il requisito del «controllo analogo» previsto dalla normativa comunitaria. La Svp userà tutte le armi a disposizione. «Abbiamo degli argomenti di pressione, e fra questi il nostro voto sulla legge di bilancio», ha dichiarato ieri Zeller al Dolomiten. Se si torna a parlare di gara, spiega Zeller, è per la pressione di eventuali concorrenti privati che mirano alla A22. L’obiettivo della Svp è inserire nella legge finanziaria una norma che precisi le responsabilità dell’ente concedente (lo Stato), del concessionario e degli enti locali con ampie garanzie per i territori. «Alcune proposte ci piacciono di più, altre di meno», ribadisce. Tra gli argomenti in campo, anche i poteri di controllo della Corte dei Conti sulla società in house e il fondo ferrovia, che ha superato i 600 milioni, per il finanziamento del Bbt. «Due settimane fa ho incontrato a Bruxelles le massime autorità comunitarie dei trasporti», riferisce Alfreider, «Sono interessati al modello di finanziamento trasversale del tunnel del Brennero». Altro tema, il lupo, con la Svp messa sotto pressione dai contadini. Kompatscher e Rossi chiederanno a Gentiloni l’approvazione in tempi rapidi della norma di attuazione che prevede l’affidamento di nuovi poteri agli enti locali su lupi e orsi. L’obiettivo è arrivare agli abbattimenti, ma la norma stessa prevede il parere vincolante dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). «Dobbiamo poter gestire il fenomeno», dice Kompatscher, «Il lupo resterà specie protetta, ma non è più a rischio estinzione».

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