A22, la norma è ufficiale Svp divisa sui migranti 

Il Parlamento. Liquidazione dei privati, decreto Ristori approvato anche alla Camera Senato, solo Unterberger vota sì al decreto Sicurezza. Appello di Biancofiore sui maestri di sci



Bolzano. La norma sulla A22 è definitiva. La Svp si divide al Senato sul nuovo decreto Sicurezza. Giornate piene a Roma, prima della pausa di Natale, con scene da stadio al Senato e Meinhard Durnwalder ai banchi della presidenza, accanto a Roberto Calderoli che urla «adesso basta».

Primo passo per la A22

Dopo il Senato, la Camera ha approvato ieri la conversione in legge del decreto Ristori. Il testo è stato blindato con il voto di fiducia. È così definitiva la norma sulla concessione della A22, inserita nella legge, che consente la liquidazione forzosa dei soci privati. La base giuridica ora è posta, ma il percorso sarà complicato dalla opposizione a suon di ricorsi annunciata dei privati. C’è poi il problema dei tempi. Il 29 dicembre è il termine (impraticabile) fissato per arrivare all’affidamento della concessione alla società in house. È stato accantonato in aula un ordine del giorno del M5S che prorogava i termini al 30 aprile 2021. «Su questo fronte stiamo ancora trattando», anticipa Manfred Schullian.

Appello per i maestri di sci

Michaela Biancofiore (Forza Italia) ha portato in aula l’appello dei maestri di sci: con le piste chiuse fino almeno al 7 gennaio, denunciano, perderanno il 40 per cento degli introiti stagionali. Maestri, scuole di sci e tutta la filiera del turismo invernale, così Biancofiore, «deve avere diritto ai ristori». La maggioranza ha accolto il suo ordine del giorno, con l’impegno a riformularlo.

Svp, voto per «responsabilità

Sulla legge «Ristori» la Svp ieri pomeriggio ha votato la fiducia. «Per senso di responsabilità», ha chiarito la capogruppo Renate Gebhard, a nome anche di Schullian e Albrecht Plangger. «Per l’ennesima volta a un ramo del Parlamento viene precluso l’esame di merito di un provvedimento: manifestiamo disappunto e preoccupazione. Accade ora sul decreto Ristori alla Camera, accadrà al Senato in ordine alla manovra di bilancio. Non condividiamo questo metodo di lavoro e votiamo la fiducia per senso di responsabilità, giacché siamo consapevoli come, in questa fase difficile, l’ultima cosa che occorra al Paese sia una crisi di governo».

La spaccatura sulla sicurezza

Al Senato la Svp ieri è tornata a dividersi e lo ha fatto sulla conversione in legge del decreto sicurezza, quello che ha riscritto il decreto sicurezza di salvini. julia unterberger ha annunciato il «sì» del gruppo per le autonomie, ma meinhard durnwalder e dieter steger si sono astenuti (come avevano scelto anche i colleghi alla camera). dura julia unterberger: «speriamo che questo provvedimento rappresenti l’inizio di un nuovo percorso, in cui la questione non sia più un elemento di becera propaganda, ma un tema da affrontare con intelligenza e rispetto della sua complessità. i decreti salvini hanno catapultato nell’invisibilità migliaia di persone, rendendole facili prede della criminalità organizzata». replica durnwalder: «bene l’estensione del daspo, ma questa legge rende più difficile l’espulsione di persone criminali. pensando alla situazione di bolzano, non ci sembra la via giusta». FR.G.

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