Abusi sessuali, condannato a 10 anni

Impiegato bolzanino prosciolto in Italia, incarcerato in Germania


Mario Bertoldi


BOLZANO. E' finita nel peggiore dei modi la disavventura giudiziaria di un impiegato bolzanino accusato un paio di anni fa di aver molestato sessualemnte la figlia dell'ex convivente. Prosciolto in Italia, è stato arrestato in Germania e condannato a 10 anni di reclusione. Si tratta di Arno Messner, cinquantenne.

La vicenda giudiziaria che lo ha portato in una cella del carcere di Augsburg ha avuto inizio nel 2008 quando per la prima volta la figlia minorenne della sua ex convivente raccontò e denunciò di essere rimasta vittima di abusi di carattere sessuale da parte dell'uomo. Quando la vicenda venne a galla Messner aveva già concluso il rapporto di convivenza con la donna germanica ed aveva fatto ritorno a Bolzano.

A sorpresa, però, l'ex convivente e la figlia decisero di fare altrettanto e si trasferirono in un appartamento nella zona di Appiano. I rapporti tra la ragazzina (nel frattempo diventata sedicenne) e Arno Messner sarebbero sempre stati buoni al punto che la stessa giovane (iscritta ad un istituto scolastico superiore) avrebbero più volte approfittato dell'appartamento a Bolzano dell'ex amico della madre per andare a pranzo a conclusione dell'orario scolastico.

E' stato questo, tra il resto, uno dei particolari su cui gli avvocati difensori del bolzanino (Alberto Valenti e Nicola Nettis) hanno fatto più volte leva per dimostrare l'apparente mancanza di coerenza logica nel racconto della ragazzina. Chi andrebbe quasi tutti i giorni a pranzare a casa dell'uomo abituato a metterti le mani addosso? La mancanza di riscontri reali al racconto della ragazzina portò all'archiviazione del procedimento dopo l'indagine della Procura della Repubblica di Bolzano.

La denuncia presentata dalla stessa ragazzina in Germania ha invece avuto tutt'altro esito. Due anni fa, infatti, Arno Messner venne arrestato a Bolzano per effetto di un ordine di arresto europeo emesso proprio dalle autorità tedesche. Iniziò una battaglia legale in Italia a colpi di ricorsi e controricorsi in corte d'appello e in Cassazione al termine dei quali l'uomo venne liberato. A quel punto Messner decise di consegnarsi alle autorità tedesche per affrontare il processo in Germania che si è concluso con una condanna a 10 anni di reclusione.

A questo punto l'impiegato bolzanino, letteralmente disperato, ha chiesto aiuto con una lettera agli avvocati Valenti e Nettis denunciando presunte violazioni ai propri diritti di difesa. E i due avvocati stanno preparando un nuovo ricorso alla Corte di giustizia europea.

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