Admiral, sarà separazione consensuale

Spagnolli: niente muro contro muro, meglio accordarsi. La sala giochi se ne andrà quando avrà trovato un’altra sede


di Davide Pasquali


BOLZANO. Sala giochi Admiral Club, in affitto nei locali comunali sotto la stazione delle corriere di via Perathoner. Ieri è scaduto il contratto d’affitto e la giunta comunale è stata costretta a correre per mettersi al riparo dalla critiche: niente disdetta del contratto, perché il rischio economico sarebbe troppo elevato, con poche garanzie di poter davvero chiudere il locale. Si è però avviata una trattativa con la società gestrice, la Adria Gaming di Rimini, per venirsi incontro. Insomma, sarà separazione consensuale.

«Abbiamo rinviato la decisione a martedì prossimo», ha spiegato ieri il sindaco Luigi Spagnolli. «La delibera che ci è stata sottoposta dall’ufficio legale non è quella che vogliamo. Comunque, non c’è ancora la decisione definitiva».

Il problema, ha spiegato il primo cittadino, «non è se chiudere o non chiudere, pagare o non pagare. Il problema è che se il Comune fa chiudere una sala giochi la quale fa ricorso al giudice e questi la fa riaprire il giorno dopo, non abbiamo mica ottenuto un bel risultato». Il rischio è troppo elevato. «Potremmo ritrovarci la sala giochi aperta fino al 2018 o addirittura fino al 2024. Piuttosto, preferiamo trovare un accordo con loro, farli tenere aperto un periodo e poi farli chiudere prima della scadenza del contratto tacitamente rinnovato. Perché se l’obiettivo è che vengano ridotti gli spazi per il gioco, va anche detto che bisogna capire da quando vengono ridotti. A fare la voce grossa si rischia solo di pagare grosse cifre di indennizzo e risarcimento e comunque non si ottiene la chiusura». La valutazione che si sta facendo è complessa, «e lo stesso ufficio legale non ha certezze, però penso che la prossima settimana decideremo». Automaticamente, ora, «l’Admiral andrà avanti finché noi non rinnoviamo il contratto. Non è un problema. In questi casi il codice civile prevede che si proceda così».

Ma per l’Admiral l’accordo prevederà che le si reperisca un’altra sede? «Non sarà in uno spazio comunale. L’accordo, attualmente stiamo trattando, prevederà che si dia loro il tempo di trasferirsi altrove».

Per quanto riguarda l’investimento effettuato sul risanamento della stazione delle autocorriere, grazie al quale Adria Gaming aveva ottenuto un contratto d’affitto “calmierato”, Spagnolli dice: «Sono tutte questioni che si possono sottoporre a un perito, che stima, valuta. Però ripeto: fra il litigare e il mettersi d’accordo la cosa che ci dà un maggiore risultato è di metterci d’accordo». Il sindaco Luigi Spagnolli conclude: «Abbiamo l’accordo praticamente già abbozzato».

Insomma, un’uscita prima, con qualche sacrificio per il Comune, «e qualche sacrificio anche per loro, però senza andare a scornarci davanti al giudice, facendo guadagnare soltanto gli avvocati».

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