Il ritorno

Adunata, tutto pronto a Rimini: centinaia gli alpini altoatesini 

Dopo due anni di sospensione la grande manifestazione si terrà da giovedì 5 a domenica 8 maggio. In partenza dall’Alto Adige almeno una decina di autobus a cui si aggiunge chi raggiungerà la Romagna in treno o auto 


Paolo Tagliente


BOLZANO. Due anni di attesa, dopo altrettanti rinvii imposti dalla pandemia. Ma ora ci siamo. Il conto alla rovescia è ormai agli sgoccioli e giovedì, a Rimini, prenderà il via la 93ª Adunata nazionale degli alpini. Appuntamento attesissimo, inutile dirlo, anche per le Penne nere altoatesine che avevano ospitato il grande evento a Bolzano, nel 2012.

«Siamo tutti in trepidante attesa – spiega Pasquale D’Ambrosio, presidente della Sezione Ana Alto Adige – perché dopo due anni di assenza, c’è voglia di adunata. Già lunedì, a Rimini, scenderanno una decina di nostri volontari della Protezione civile per partecipare alle ultime fasi preparatorie. Nei giorni successivi, alla volta della città romagnola partiranno almeno una decina di pullman a cui vanno aggiunti gli alpini che scenderanno con altri mezzi, in autonomia. Alla sfilata di domenica 8 maggio, appuntamento clou dell’evento, parteciperanno circa 350 soci. Mancheranno quelli più anziani perché alcuni di loro, giustamente, hanno ancora qualche timore legato al covid».

Quattro giorni intensissimi, ricchi di iniziative: dal lancio sullo Stadio – giovedì 5 maggio - dei paracadutisti alpini e l’arrivo della staffetta Milano-Rimini, alla sfilata delle Bandiere di Guerra, labaro e gonfaloni – venerdì alle 18 - passando per l’esibizione delle 33 fanfare alpine nello stadio - alle 14 di sabato – fino alla grande sfilata di domenica, a cui si stima parteciperanno circa 80 mila alpini, e al passaggio finale della stecca con i rappresentanti delle Penne nere di Udine, città che l’anno prossimo ospiterà l’adunata numero 94.

In realtà, è impossibile elencare gli eventi di un calendario che vede anche la partecipazione della Repubblica di San Marino, dove nella mattinata di sabato 7 si terranno una serie di iniziative e, tra queste, lo scoprimento della targa ai Volontari e l’inaugurazione della mostra “La Campana dei caduti, il raduno degli alpini a San Marino”.

Il grande evento di Rimini, inizialmente programmato per il 2020, assume un significato particolare: quest’anno, infatti, il Comando Truppe Alpine festeggia insieme all’Ana il 150° anniversario di fondazione del Corpo degli Alpini, avvenuta il 15 ottobre 1872, a Napoli, con la firma da parte di re Vittorio Emanuele II del Regio Decreto. Compleanno che sarà solennemente celebrato il 15 ottobre prossimo, nella città partenopea. Rimini ospiterà una mostra storica sui 150 anni del Corpo, accanto alla Cittadella degli Alpini, in piazzale Fellini.

Nei giorni scorsi, intanto, Rimini s’è vestita per l’occasione con 20 mila bandiere italiane mentre in piazza Malatesta ha trovato posto una grande penna alta 15 metri: l’installazione, dal titolo «Espressione alpina» è stata realizzata dall’artista e alpino Paolo Barichello e rappresenta una penna costituita dall’intreccio dei nomi di tutte le regioni italiane che, al buio, s’illumina con le luci tricolore.

Domenica 8 maggio, si terrà la grande sfilata per le vie della città. L’inizio è fissato alle 9 e gli alpini prenderanno il via da sette settori diversi in cui, a seconda della provenienza delle varie sezioni, sono previsti gli ammassamenti. Le prime a sfilare saranno le rappresentanze, seguite dagli alpini di Zara, Fiume, Pola e quelli delle sezioni estere provenienti da tutto il mondo. Le Penne nere altoatesine, insieme a quelle trentine, quelle del Friuli Venezia Giulia e del Veneto dovrebbero partire circa alle 14, dal settore 5.













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