Aeroporto, finora è costato 96 milioni

Tutti i finanziamenti della Provincia dal 1997 al 2013. L’assessore Mussner risponde all’Interrogazione dei grillini


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Caro aeroporto, quanto mi costi. Dal 1997 al 2013 la Provincia ci ha messo la bellezza di 96,7 milioni di euro. Per la prima volta Palazzo Widmann offre le cifre complessive dell’operazione-aeroscalo di San Giacomo. A questo punto la giunta guidata da Kompatscher deve decidere cosa fare della struttura aeroportuale, stante i notevoli finanziamenti del passato. Potenziarla per permettere l’arrivo di velivoli più grandi oppure fermarsi a metà dell’opera. Senza dimenticare che un centinaio di milioni corrispondono, tanto per fare degli esempi, all’intera somma messa a bilancio per il 2014 in tema di edilizia agevolata, oppure ad una circonvallazione stradale di medie-grandi dimensioni. Insomma non sono «noccioline».

È l’assessore provinciale alla mobilità, Florian Mussner, ad offrire una dettagliata fotografie dei costi dell’aeroporto su richiesta del Movimento 5 Stelle. «Giusto mettere tutte le carte allo scoperto», sottolinea il consigliere M5S, Paul Köllensperger, autore dell’interrogazione in consiglio provinciale. Ed ecco che tra le spese della Provincia trovi l’investimento diretto di 19,4 milioni fatto alla società ABD Spa, che dal 2009 è società «inhouse» dello stesso ente pubblico, a cui aggiungere altri 17,1 milioni di euro investiti dalla STA Spa (Strutture trasporto Alto Adige) altra società «inhouse» della Provincia.

Altri 2,7 milioni se ne sono andati alla voce-vigili del fuoco. Per quanto riguarda l’acquisto di terreni Mussner sottolinea che la Sta ha speso 15,8 milioni di euro, mentre l’ABD ci ha messo 12,2 milioni per la realizzazione della pista di decollo ed atterraggio.

Poi si arriva al capitolo biglietti aerei per il personale della Provincia. Dal 2007 al 2012 Palazzo Widmann ha speso 2,01 milioni di euro, per un totale di 7.538 biglietti. «Dal 2013 l’amministrazione provinciale non compra più biglietti in abbonamento, ma quando il personale deve andare a Roma l’acquisto si fa volta per volta e finisce nel rimborso spese di viaggio del singolo, per cui non è possibile quantificare nell’ultimo anno la spesa per questa voce», evidenzia Florian Mussner.

Negli anni presi in considerazione Palazzo Widmann ha pagato anche 3,8 milioni alla società Air Alps che dal 2005 al 2013 gestiva i collegamenti con Roma e da giugno a dicembre dello scorso anno altri 733 mila euro alla Darwin Air, l’attuale società che gestisce le linee con la capitale. «La Provincia ha investito tramite la Sta 4,4 milioni di euro nella società Air Alps - finita in liquidazione - di cui detiene attualmente il 4,58 per cento del capitale sociale (137 mila euro)», dichiara l’assessore provinciale alla mobilità. Altro denaro se ne è andato per la realizzazione del terminal aeroportuale: cifra pari a 13,9 milioni di euro. Mentre i costi per la manutenzione della struttura sono stati di 3,1 milioni.

Interessante anche la voce legata alle uscite per la mediazione, le ricerche di mercato e il marketing. Il percorso di mediazione - di qualche anno fa, per cercare di trovare una soluzione alle tante critiche degli ambientalisti - è venuto a costare 288 mila euro, altri 100 mila se ne sono andati per le ricerche di mercato e quasi il doppio per il marketing: in particolare per il periodo dal 2002 al 2013. Nella lista di Mussner si trovano ancora i pagamenti dell’ente pubblico per l’Enac (Ente nazionale aviazione civile) pari a 719 mila euro.

E si arriva ad un importo complessivo di 96, 5 milioni di euro. «Stando a quanto afferma l’ABD non ci sono state altre istituzioni che hanno finanziato l’aeroporto», così Mussner che, con precisione e fuori dai 96,7 milioni, aggiunge i 4.781 euro spesi dalla Regione per voli da e per Roma tra il 2009 ed il 2013. «La Provincia detiene anche una quota nell’aeroporto Catullo, dove sono stati investiti 1,9 milioni di euro tra il 2009 ed il 2011», chiude Mussner.













Altre notizie

Attualità