Aeroporto, il rilancio passa anche da Nord

Oltre a Roma Abd punta a collegamenti regolari con Austria e Germania Attesi Boeing e Airbus, più charter e si punta a 500 mila passeggeri


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Trecentomila turisti che arriveranno direttamente a Bolzano, quattro «hub» in Europa (Roma, Vienna, Francoforte e Düsseldorf), aerei più grandi con un massimo di 156 passeggeri (Airbus 319, Boeing 737 ma anche Dash da 80 posti), una pista di 1.462 metri, un investimento di 58 milioni in vent’anni e almeno 170 mila passeggeri: sono questi i dati chiave del piano di rilancio dell’aeroporto di Bolzano elaborato dalla Airport Consulting di Vienna e presentato ieri dal presidente di Abd Otmar Michaeler e dal governatore altoatesino Arno Kompatscher, più che mai convinti che l’Alto Adige «non possa fare a meno di uno scalo regionale competitivo». I movimenti dello scalo bolzanino aumenteranno più o meno della metà ma sotto il profilo ambientale l’inquinamento in più sarà «davvero marginale».

«Il primo collegamento che riusciremo ad attivare sarà quello per Roma. Le compagnie? Volevano un concetto chiaro e adesso ce l’hanno», ha sottolineato Michaeler. «Per Bolzano il rilancio dell’aeroporto è un’occasione imperdibile e il modello deve essere Innsbruck dove i pernottamenti sfiorano il milione contro i nostri 290 mila». Kompatscher ha ricordato che con i soli voli per la capitale «Air Alps ci ha guadagnato, almeno prima di essere mandata via». E le paure della Bassa Atesina? «Immotivate, perché siamo i primi a voler coniugare l’aspetto economico con quello ambientale. La nostra pista resterà di categoria 2C e non supererà i 1.462,6 metri. Le emissioni saranno davvero modeste».

Aumenteranno invece i charter (sia in entrata che in uscita), anche con nuove destinazioni, ma per avere un aeroporto in attivo ci vorranno da 10 a 15 anni. La Provincia spenderà 2,5 milioni l’anno per un quinquennio.

Aerei più grandi. Grazie ad un aeroporto di categoria 2C potranno atterrare a Bolzano - referendum permettendo - i Boeing 737-700 da 149 passeggeri, gli Airbus A319 da 124-156 passeggeri ma anche i funzionali Dash 8Q-400 da 70-80 passeggeri. Il Boeing potrà coprire una distanza fino a 7.630 chilometri, l’Airbus fino a 6.850. «La lacuna maggiore del nostro scalo fino a oggi - sottolinea il presidente di Abd - è stata la pista. Troppo corta per far atterrare aerei in grado di trasportare un numero adeguato di passeggeri».

Mezzo milione di passeggeri. Johann Frank, managing director di Airport Consulting Vienna, ha fornito i dettagli del piano. Il mercato dell’aeroporto è composto innanzitutto dal settore turistico (6 milioni di persone nel 2014). «C’è bisogno di nuovi mercati, a fronte del calo dei pernottamenti medi». Per incrementare la competitività internazionale sono fondamentali i cosiddetti voli “feeder” (periferici), ma anche le linee aeree regionali, i charter in arrivo e in partenza. «Sulla base di questi segmenti di mercato è stato elaborato un piano di trasporto aereo fino al 2025. Si registrano valori in crescita, grazie all’utilizzo di aerei più grandi: fino a 300 mila passeggeri nel 2025 e più di 500 mila nel 2035. Con il 50% in più di movimenti si moltiplicherebbe di 10 volte il numero di passeggeri».

Gli investimenti. Sono previsti circa 23 milioni, di cui 9 per l’anno prossimo, «dopo il referendum che si spera abbia esito positivo», ma anche per la ristrutturazione nel 2025. Il business plan non prevede crediti bancari, entrate attorno ai 2 milioni nel 2016, con un significativo aumento dal 2017 e una crescita costante fino al 2035. «Le tariffe italiane - spiega l’esperto - sono in media basse, quelle di Innsbruck dal 100 al 300% più alte, quindi a Bolzano c’é la possibilità di intervenire senza perdere attrattività rispetto a Innsbruck».

Marketing e personale. Nei primi anni i costi per il marketing aumenteranno (2,5 milioni nel 2017), per poi assestarsi. Serviranno 24 persone in più tra vigili del fuoco e personale in servizio alla torre di controllo. L’aeroporto inizierà a guadagnare dal 2030, ma se si considera un’impennata significativa dei passeggeri «c’è la possibilità di andare in positivo già dal 2025». Il business plan prevede 58 milioni in 20 anni, compresi gli ammortamenti.

A giugno il referendum. Il disegno di legge sarà presentato al Consiglio provinciale e discusso, ma prima della votazione finale ci sarà il referendum (a giugno). Agli altoatesini sarà chiesto se sono favorevoli o meno al disegno di legge. «Se prevarranno i no - ha detto Kompatscher - la Provincia non proseguirà nel finanziamento e si ritirerà dalla gestione». In quel caso la concessione tornerebbe all’Enac, che indirebbe un bando europeo. A quel punto potrebbe profilarsi una gestione interamente privata. Ma Kompatscher è convinto di vincere la partita. Tutto fa pensare che il tema aeroporto sarà al centro della campagna elettorale per le comunali a Bolzano. E proprio il capoluogo dal rilancio dello scalo potrebbe avere enormi vantaggi in termini di turismo e indotto.

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