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Alla mensa dei poveri di Bolzano picchi di 300 persone al giorno

La Caritas: "Il 2022 anno difficile, mai aiutate così tante persone". Pesa l’aumento vertiginoso di costi dell’energia, generi alimentari e affitti. In 2000 si rivolgono allo sportello debitori



BOLZANO. Ben 85.000 pasti caldi per persone indigenti; 900 donne e uomini accolti; 956 volontari attivi; 2.000 persone che si sono rivolte al Centro d’ascolto e alla Consulenza debitori; 10.500 conversazioni presso il servizio di Sostegno al telefono; 265 uomini - tre quarti dei quali padri - seguiti dal servizio Consulenza per uomini; 2.600 interventi di consulenza, assistenza e accompagnamento in situazioni di stress psicologico; 907 persone anziane e malate assistite; 15.000 ore di assistenza a persone malate o in fin di vita; 3.200 regali solidali; 4.300 giovani impegnati in azioni di solidarietà e sostenibilità; 7.000 persone in fuga e migranti che hanno ricevuto informazioni e consulenza; 700 minori seguiti nei progetti di sostegno all’infanzia; 3,6 milioni di donazioni. Sono i numeri, impressionanti, dell’attività svolta da Caritas nel 2022. «Per molti un anno difficile», come afferma la direttrice Beatrix Mairhofer.

L’aumento vertiginoso del costo dell’energia, dei generi alimentari e degli affitti, così come gli effetti della guerra in Ucraina, hanno profondamente segnato anche l’Alto Adige.

Numeri mai visti prima

Nel 2022, in alcuni servizi Caritas, si sono rivolte persone in proporzioni mai raggiunte prima: «Abbiamo ricevuto diverse richieste anche da parte di chi in precedenza aveva un buon tenore di vita, ma che all’improvviso si è trovato in difficoltà», afferma Mairhofer, prima direttore donna dell’istituzione diocesana, proprio dall’agosto dell’anno scorso. «Durante questo periodo ho conosciuto molte persone, e sono entrata in contatto anche con molti bisogni, preoccupazioni e talvolta anche sofferenze, in proporzioni che prima non conoscevo o addirittura credevo lontane dalla nostra realtà. Nei vari servizi gestiti da Caritas ho incontrato spesso un altro Alto Adige, che all’esterno viene poco percepito o del tutto ignorato», racconta. «Purtroppo, nel 2022 abbiamo visto crescere il bisogno emotivo nella stessa misura di quello materiale, al quale è spesso direttamente collegato».

Aiuti materiali e immateriali

Per esempio, è aumentato notevolmente il numero di persone che hanno ricevuto sostegno alla Consulenza psicosociale della Caritas a Silandro, dove colpisce il dato in aumento degli over 60 fra le richieste di aiuto. Sono state registrate presenze record anche alla Distribuzione pasti Santa Chiara di Bolzano («con picchi giornalieri di oltre 300 persone») e ai servizi di consulenza per profughi o per persone con background migratorio. In questi servizi si è rilevato un maggior numero di donne rispetto al passato, fenomeno in parte dovuto allo scoppio della guerra in Ucraina, che ha spinto soprattutto donne con minori a cercare protezione in Alto Adige.

Lavorano ma a fine mese...

Al Centro d’ascolto e alla Consulenza debiti della Caritas, invece, si è rivolto un numero significativamente maggiore di persone che, pur avendo un reddito, non riescono ad arrivare a fine mese.

E lo stesso vale anche per le strutture per persone senza tetto e senza dimora, che hanno accolto un maggior numero di lavoratori che non riescono a trovare un alloggio adeguato al proprio stipendio, a testimonianza di come il problema abitativo in Alto Adige sia diventato quasi una missione impossibile.

E ora ci si mette pure il clima

Alle crisi già citate, vanno aggiunte le conseguenze dei cambiamenti climatici, avvertiti in maniera più radicale dalle persone sostenute nei progetti di cooperazione internazionale. In molti Paesi dell’Africa orientale, ad esempio, siccità prolungate e inondazioni improvvise hanno provocato un aumento di fame e malnutrizione e hanno richiesto ulteriori interventi umanitari d’emergenza. Un impegno simile è stato speso anche in Ucraina e nei territori limitrofi, dove la rete Caritas si è attivata prontamente subito dopo lo scoppio della guerra, dando prova di grande solidarietà nei confronti della popolazione. DA.PA

 













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