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Allarme della Caritas: "Si amplia il divario tra ricchi e poveri". Aumentata del 30% la richiesta di alloggio

In un Alto Adige con bassa disoccupazione e turismo in crescita, si aggrava il divario sociale. A restare senza casa sono soprattutto uomini soli, famiglie con minori, genitori single e donne. Oltre 210 mila euro di donazioni devolute per bollette e spese essenziali. In crescita anche la domanda di supporto psicologico



BOLZANO. «Il divario fra ricchi e poveri si sta ampliando». Lo afferma la direttrice della Caritas altoatesina, Beatrix Mairhofer, in un bilancio dell'attività 2023. Nonostante l'Alto Adige viva un periodo di prosperità economica, con bassa disoccupazione e turismo in crescita, la Caritas segnala un'aggravarsi del divario sociale. Mairhofer evidenzia che un quinto della popolazione fatica a stare al passo, con un aumento significativo di persone che necessitano di alloggio: nel 2023, le strutture Caritas hanno accolto circa 1.000 persone, registrando un aumento del 30% delle richieste di alloggio.

La crisi abitativa colpisce soprattutto uomini soli, famiglie con minori, genitori single e donne. Anche giovani e anziani disabili risentono della mancanza di alternative abitative. Parallelamente, cresce il numero di persone che, nonostante un reddito, non riescono a coprire spese essenziali. La Caritas ha erogato 212.000 euro in donazioni soprattutto per consentire ai beneficiari di pagare l'affitto, le bollette di luce e gas, le spese mediche o generi alimentari.

«Questa tendenza è preoccupante, e rappresenta una minaccia per la pace sociale e per la società stessa - commenta la direttrice della Caritas - Se sempre più persone faticano a mantenersi, cresce anche il numero di quelle che rischiano di finire ai margini». La domanda per il supporto psicologico è in crescita, con un record di richieste alla consulenza per uomini e un alto numero di anziani e persone con fragilità psichiche che cercano aiuto.

Anche bambini con disabilità richiedono assistenza, sebbene la Caritas affronti limiti di capacità e carenze di personale, esacerbate da lungaggini burocratiche che affliggono soprattutto i clienti migranti. Nonostante queste sfide, la Caritas beneficia del sostegno di quasi 1.200 volontari e di oltre 8.200 donatori altoatesini, che hanno contribuito con 850.000 euro per bisogni locali e 2,4 milioni di euro per progetti internazionali, compresi interventi umanitari in risposta a catastrofi e crisi alimentari. 













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