EGNA

Allarme zanzara tigre , a Egna larve da record

Preoccupa il monitoraggio dell’Appa, il Comune organizza due incontri pubblici . L’assessore Olivetti: «Sono pericolose, i cittadini devono collaborare con noi»


di Alan Conti


EGNA. Maggio porta con sé la primavera, i primi riflessi d'estate e, con quelli, le uova di zanzara tigre. Una piaga che colpisce in particolare il Comune di Egna e la frazione di Laghetti. Secondo i dati pubblicati dall'Agenzia Provinciale per l'Ambiente, infatti, c'è da aspettarsi una stagione complicata. Tra la fine di settembre ed ottobre sarebbero stato deposte oltre 300 uova per sito di monitoraggio: è il dato più elevato nella scala proposta dall'Appa. Fatta eccezione per Bolzano la Bassa Atesina è il territorio provinciale più colpito. A Salorno ed Ora le concentrazioni sarebbero persino maggiori.

Nelle amministrazioni, dunque, c'è una certa apprensione perché questa zanzara oltre ad essere particolarmente fastidiosa può anche essere pericolosa. «Possono essere vettori di malattie ancora lontane come la febbre Dengue o il virus Zika» spiega l'assessore di Egna Andrea Olivetti, capo frazione di Laghetti, che ha organizzato alcuni incontri specifici con i cittadini. «Non sono scenari improbabili perché i tecnici e i biologi spiegano come sia sufficiente un'infezione durante un viaggio per portare la malattia anche qui. Ci sono abbastanza zanzare tigre da veicolare virus anche da portatori sani».

Ecco, dunque, che il Comune ha deciso di passare al contrattacco con due appuntamenti informativi con la cittadinanza. La prima si terrà domani sera dalle 20 alle 22 alla sala polifunzionale di Laghetti in piazza Giovanni Prati e il secondo martedì 16 maggio, stesso orario, alla Haus Unterland in Largo Ballhaus. Interverranno proprio i responsabili dell'agenzia provinciale per l'ambiente e l'ufficiale sanitario Martin Fischer. «Illustreremo la biologia dell'animale e poi insisteremo su quello che possono fare i singoli cittadini per la prevenzione. Il Comune, infatti, si è già attivato con le pastiglie e le disinfestazioni in corrispondenza dei tombini delle acque bianche. In questa battaglia, però, è il dettaglio a fare la differenza. Conta moltissimo l'attenzione dei privati. Come amministrazione stiamo contattando alcuni negozianti del paese perché inizino a vendere le confezioni di Bacillus Thuringiensis: il larvicida più efficace e diffuso. In questo modo sarà più semplice trovarlo ed acquistarlo». L'informazione, però, rimane l’arma principale. «Assolutamente. La popolazione si è abituata a fronteggiare insetti come le zecche ma con la zanzara tigre bisogna ancora lavorare sulla conoscenza e la sensibilità. Se riusciamo a creare delle abitudini positive siamo ancora in tempo per fermare questo insetto».













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