Alloggi per la terza età a Villa Melitta 

Dopo un lungo blocco, può ripartire il cantiere delle cooperative di via Cadorna: sono 52 le famiglie in attesa ormai da anni


di Antonella Mattioli


BOLZANO. Sarà più grande - la cubatura aumenterà di 4.810 metri - e diventerà una residenza per anziani, ovvero casa di riposo o alloggi protetti per la terza età: è questo il futuro della Casa di cura Villa Melitta di via Col di Lana, nel cuore di Gries. Ieri la commissione urbanistica, presieduta da Silvano Baratta, ha approvato con 5 voti favorevoli e 3 astenuti la seconda proposta di variante di assestamento 2018 del Piano urbanistico. La delibera - molto attesa perché in ballo ci sono interessi milionari - dovrà ora andare in consiglio. Il documento contiene 19 varianti.

Anziani. Tra queste c’è appunto Villa Melitta di proprietà della famiglia Waldner che in via Castel Firmiano, davanti al centro lungodegenti, sta realizzando un grande complesso - quattro piani, 166 posti letto, 80 per la struttura residenziale, altrettanti per le lungodegenze, con al loro interno 40 dedicati al "nucleo Alzheimer" - che sarà pronto tra fine 2019 e inizio 2020. Ciò significa che in un paio d’anni la struttura di via Col di Lana sarà vuota e potrà essere trasformata - se anche il consiglio comunale oltre alla commissione urbanistica darà l’ok - in una residenza per anziani. Struttura di cui c’è enorme bisogno vista la crescita esponenziale degli over 65 che già oggi, a Bolzano, rappresentano il 23,6%.

Case di lusso. Da Gries al Centro: si annuncia una grossa operazione edilizia in una delle zone di pregio della città, in particolare sull’area compresa tra via Brennero e via Sant’Osvaldo. La commissione ha dato parere favorevole ad un piano di recupero unitario per il terreno sul quale si trova l’ormai ex Cantina Santa Maddalena - trasferitasi nel modernissimo complesso di via San Maurizio - e la grande area di proprietà dell’hotel Scala situata a fianco, attualmente utilizzata come parcheggio e giardino. Questo darà maggior libertà di manovra ad architetti ed ingegneri che lì realizzeranno case di lusso.

Il cantiere bloccato. In via Cadorna, dove il cantiere delle cooperative è fermo da molto tempo, potranno ripartire i lavori per la costruzione di due palazzine: ci sono 52 famiglie, che hanno speso 7,6 milioni per l’acquisto dei terreni, in attesa da dieci anni di andare a vivere lì.

Bar con vista. In via Portici, nell’ambito della riperimetrazione del piano di recupero del centro storico, il negozio Sportler di proprietà della famiglia Oberrauch, potrà sfruttare il quinto piano per aprire un ristorante/bar con terrazza.

Le strade. Bocciata invece la riconfigurazione dell’intersezione stradale tra viale Druso e via Sorrento: «La proposta - spiega il consigliere comunale Claudio Della Ratta - ha sollevato molte critiche in commissione, in particolare perché verrebbe cancellata l’area cani e tagliati gli alberi, mentre l’area verde verrebbe spostata a ridosso della scuola Max Valier». A Casanova, bocciata la trasformazione a doppio senso di via Emeri - attualmente a senso unico - che avrebbe dovuto favorire il passaggio dei bus: contraria la Svp, in quanto sarebbe necessario un esproprio di 300 metri quadrati, per consentire l’ allargamento della carreggiata.















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