Alpini della Bassa in lutto per Lazzeri

BRONZOLO/ORA. Gianfranco Lazzeri non c'è più, "è andato avanti", come dicono i suoi amati alpini, ai quali ha dedicato gran parte della sua esistenza e ad 84 anni ha concluso la sua vita terrena....


di Bruno Canali


BRONZOLO/ORA. Gianfranco Lazzeri non c'è più, "è andato avanti", come dicono i suoi amati alpini, ai quali ha dedicato gran parte della sua esistenza e ad 84 anni ha concluso la sua vita terrena. Questa sera, nella chiesa San Leonardo di Bronzolo verrà recitato il rosario e domani (sabato) alle 14 ci sarà l'ultimo saluto.

Per questo triste appuntamento, a Bronzolo sono attese tantissime penne nere, in rappresentanza dei gruppi Ana provinciali, quelli che Gianfranco Lazzeri conosceva bene, essendo stato per anni anche nel direttivo provinciale dell'associazione nazionale alpini e avere ricoperto il ruolo di direttore responsabile del periodico "Scarpe grosse", dando una mano anche all'allora vice presidente nazionale degli alpini in congedo quando doveva recarsi a Milano, nella sede nazionale o al soggiorno di Costalovara.

Da anni Lazzeri si era trasferito ad Ora con la famiglia, ma il legame con Bronzolo e la sua comunità non era mai venuto meno, tanto che lo si poteva incontrare spesso (fino che la salute lo ha sostenuto) in qualche locale del paese, sorridente e sempre disponibile, in compagnia dei vecchi amici, che contraccambiavano entusiasmo e attaccamento.

Del resto, a Bronzolo era stato per anni anche capogruppo della sezione Ana locale, contribuendo a farla crescere con il coinvolgimento di diversi giovani reduci dal servizio militare nelle truppe alpine. L'amore per il cappello con la penna è sempre stato profondo in lui e così ha potuto assaporare la grande soddisfazione di vedere finalmente l'adunata nazionale a Bolzano, un traguardo inseguito a lungo dalle migliaia di alpini della nostra provincia.

Domani alle ore 14 nella chiesa San Leonardo di Bronzolo ci sarà quindi l'ultimo, commosso saluto ad un grande amico che è ritornato per l'ultimo viaggio nel suo paese, dove ha testimoniato cosa significa essere alpini oggi. A salutarlo ci saranno sicuramente tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato in tutti questi anni, dentro e fuori l'associazione, per accompagnarlo verso l'ultima dimora ma conservando a lungo il ricordo di un amico che se ne è andato.

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