Alta Badia: morte in pista, carte sequestrate

Lo sciatore veneziano di 62 anni potrebbe però essere stato colto da malore



BELLUNO. Potrebbe essere un malore la causa dell'incidente sulla neve che è costato la vita due giorni fa ad un turista veneziano di 62 anni, Alberto Polo. Alcuni testimoni, infatti, hanno raccontato di aver visto l'uomo accasciarsi sulla pista prima di andare a sbattere contro le protezioni.
Poco tempo fa Polo, croupier in pensione dal 31 dicembre scorso, aveva dovuto fare i conti con un problema cardiaco e non si esclude che sia stato colto da un malore proprio mentre scendeva sulla pista «La Freina», sul Piz Sorega. Una versione che spiegherebbe anche l'improvvisa caduta di una persona che aveva grande confidenza con gli sci.
Nel frattempo la procura di Bolzano - indaga il pm di turno, Markus Mayr - ha deciso di aprire un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti. Il pm ha ordinato una verifica sui sistemi di protezione della pista, per accertare il rispetto delle norme in materia di sicurezza, e ha acquisito la cartella clinica di Polo, deceduto dopo il trasporto all'ospedale di Belluno.
Polo era di casa in val Badia, dove trascorreva moltissimo tempo nell'appartamento che aveva acquistato a San Cassiano. Era uno dei croupier storici del Casinò di Venezia, dove lavorava dal 1977. Veneziano «doc» (viveva al Lido), coltivava una doppia passione: quella per il mare (recentemente aveva acquistato una nuova barca) e quella per la montagna. Era uno sciatore molto abile e anche quest'anno aveva deciso di trascorrere le festività in Alta Badia con la moglie Mara e con gli amici. La vacanza quest'anno aveva un sapore particolare, visto il recentente pensionamento.
Sposato e padre di due figli, Polo era una persona molto attiva. Grande sportivo (pratica anche il tennis), recentemente aveva acquistato anche una struttura alberghiera a Venezia.













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