BOLZANO

Alto Adige, tra i nuovi poveri anche gli under 25

In un anno 800 clochard fruiscono dell’assistenza della Caritas: prevalgono gli over 50 ma ci sono diversi giovani precari


di Alan Conti


BOLZANO. Il fenomeno dei senzatetto in città è in lieve ma costante aumento e adesso la crisi colpisce anche i giovanissimi. Una criticità monitorata dalla Caritas che ieri ha lanciato un’iniziativa per sensibilizzare i residenti. «Le nostre nove strutture - spiega il responsabile dell’area Danilo Tucconi - ospitano 300 persone e in un anno abbiamo assistito 800 clochard per un totale di 100 mila pernottamenti. Abbiamo raggiunto i livelli dell’anno scorso che già era stato critico». Un fenomeno, dunque, che sembra non arrestarsi. «C’è una tendenza che ci preoccupa molto. Crescono, infatti, i ragazzi che si trovano in queste condizioni. Parliamo di giovani tra i 18 e i 25 anni che escono da famiglie precarie e si trovano subito a dover competere sul mercato del lavoro. Contratti a tempo determinato, impieghi non continuativi e salari molto bassi li portano velocemente sulla strada».

Perdono, insomma, ancora prima di iniziare il loro cammino. «Esatto. In questo caso bisogna essere molto bravi a lavorare sulle persone per permettere a questi ragazzi di continuare a credere in loro stessi. In larga parte sono altoatesini, poi ci sono anche immigrati di seconda o terza generazione. Diversi casi li abbiamo registrati in val Pusteria. Situazioni delicate che fanno capire bene come assistere un clochard non significhi solo fornirgli un tetto, ma ricostruirlo sotto il profilo umano e sociale. Dobbiamo uscire dalla logica della sola emergenza da gestire».

Da una parte i ragazzi, dunque, e dall’altra gli adulti. Sempre più maturi. «Si sta alzando l’età media e il 50% dei nostri assistiti ha più di 50 anni» interviene la responsabile della Casa dell’Ospitalità di Bolzano Magdalena Oberrauch. «Il più anziano ha 84 anni ma in quei casi, logicamente, si avvia un percorso di inserimento nelle case di riposo. L’innalzamento dell’età, però, dipende in larga parte dal mancato reinserimento nel mondo del lavoro dopo aver perso il posto. A questo spesso si aggiunge un divorzio con figli a carico oppure un problema di dipendenza. La casistica è sempre più diversificata».

Nel dettaglio Caritas assiste 87 uomini e 52 donne nelle Case dell’Ospitalità e Margaret, 81 sono a Casa Freinademetz e 294 nelle tre strutture del progetto Migrantes a Bolzano. A Brunico Casa Jona ospita 36 persone mentre a Bressanone al 4Mura sono in 60. A Caldaro a disposizioni ci sono 20 unità abitative. A Merano, infine, si contano 130 utenti tra Casa Archè, Casa Santa Maria (alloggio notturno) e in due appartamenti allestiti per il training abitativo.













Altre notizie

Attualità