Alto Adige: una norma «salva» campane, campanacci e il canto del gallo

"Siamo inondati di ricorsi contro le campane delle chiese, ma credo che se si deve tenere conto dei problemi derivanti dall'inquinamento acustico, bisogna anche saper rispettare le tradizioni e gli usi di un territorio"



BOLZANO. La giunta provinciale di Bolzano salva campane e campanacci con una nuova norma. "Siamo inondati di ricorsi contro i campanacci delle mucche all'alpeggio, i canti dei galli e le campane delle chiese, ma credo che se da un lato si debba tenere conto dei problemi derivanti dall'inquinamento acustico, dall'altro bisogna anche saper rispettare le tradizioni e gli usi di un territorio".

Lo ha detto il governatore Luis Durnwalder, presentando la norma. Da tempo, infatti, parroci e contadini devono vedersela con le proteste di cittadini e turisti che lamentano "l'inquinamento acustico". Per evitare processi e porre fine al dibattito, la giunta è corsa ai ripari con una apposita norma. "Non possiamo mica strozzare tutti i galli in Alto Adige, solo perchè di mattina cantano", ha commentato Durnwalder che ha fatto un appello al buon senso.













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