Alto Adige, variante inglese prima mutazione sospetta 

Widmann: in giornata attesa la conferma. E intanto da domani in tutta la provincia gli altoatesini over 80 sono chiamati alla seconda vaccinazione. Si tratta di 7.500 persone


Valeria Frangipane


BOLZANO. Primo caso sospetto di variante inglese in Alto Adige. L’ha comunicato ieri in consiglio provinciale Thomas Widmann: «In giornata è attesa la conferma». Il campione è stato analizzato in un laboratorio d’Oltrebrennero convenzionato con l’Asl. Così l’assessore: «Il virus circola ormai da un anno e non potevamo pensare che le mutazioni non toccassero anche la nostra provincia». Il ministero della salute in queste ultime ore ha fatto il punto sulle varianti del virus da Regno Unito, Sudafrica e Brasile e sottolinea che il rischio di diffusione è alto in tutta Europa, soprattutto di quella inglese. Ricordiamo che in Tirolo a fine gennaio era stata rilevata per la prima volta la variante sudafricana. Si tratta - come aveva comunicato il Land Tirolo - di 5 casi di un focolaio a Hochfügen, nella Zillertal. Tra gli infettati soprattutto dipendenti delle funivie della valle. Altri 21 tamponi dello stesso cluster erano invece riconducibili alla variante inglese. L’allerta varianti resta dunque alta, ma Widmann evita allarmismi, solo ulteriori richiami al rispetto delle regole ed all’uso della mascherina. Nella circolare del ministero "Aggiornamento sulla diffusione a livello globale delle nuove varianti SarsCov" firmata da Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute, si legge che al 25 gennaio sono 70 i Paesi che hanno riportato casi importati o trasmissione comunitaria di variante inglese, che mostra un’apparente maggiore aggressività rispetto al ceppo originario dell'infezione. Presenta infatti una maggiore trasmissibilità rispetto a quelle circolanti prima. Studi preliminari suggeriscono una maggiore gravità della malattia, tuttavia per confermare questo dato sono necessarie ulteriori analisi. L’efficacia vaccinale inoltre sembrerebbe «limitatamente e non significativamente ridotta... sono comunque in corso studi per valutare l’effetto di questa variante sull’efficacia vaccinale».

Vaccinazioni over 80,

da domani la seconda

dose per 7.500 anziani.

Scatta intanto da domani la seconda vaccinazione che nel giro di alcuni giorni porterà all’immunizzazione di circa 7.500 over 80 di tutta la provincia.

Gli 8.190 vaccini Pfizer arrivati lunedì serviranno fino a domenica alle 12, ma l’Azienda sanitaria comunica che sono in arrivo ulteriori fiale e quindi gli appuntamenti non dovranno essere spostati. Attesa per la settimana 8/14 febbraio un’ulteriore fornitura di 4.680 dosi Pfizer per proseguire con i richiami anche del personale sanitario. Dal 10 febbraio l’Asl inizierà a vaccinare over 80 in lista d’attesa. Così Zerzer. «Dobbiamo fare i conti con le forniture». A ieri l’Alto Adige ha infatti vaccinato30.639persone e ricevuto 33.115dosi (percentuale 92.5% contro media nazionale 90.6%).

Si terrà invece domenica 7 febbraio nella palestra di Terlano, il Vax day con 600 dosi Moderna per immunizzare nel giro di un mese - le due volte - 300 anziani di Terlano, Andriano, Meltina e Nalles. In previsione a fine mese anche ulteriori appuntamenti in Bassa Atesina.

Seconda dose, possibili

reazioni. Il medico: sintomi influenzali ma niente di grave.

C’è apprensione tra molti anziani in attesa del secondo richiamo perchè è girata voce di possibili reazioni avverse anche pesanti. Domenico Bossio, medico di famiglia, che ha già vaccinato a Lana per l’Asl con la prima dose molti over 80, spiega che sono possibili - come del resto per tutti i vaccini - effetti collaterali.

«Possono comparire sintomi simil-influenzali. Febbre, spossatezza, dolori articolari, mal di testa. Che spariscono in uno, due giorni. Nel caso di sintomi è comunque sempre bene chiamare il medico di riferimento». Bossio invita ad affrontare la seconda dose con serenità. «L’ho appena fatta, non mi è successo nulla».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità