Anziani e disabili, Bolzano batte cassa

Il Comune chiede a Kompatscher 4,5 milioni per garantire gli standard minimi. Un piano per salvare lirica e danza


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Più risorse per il sociale, «perché Bolzano mette a disposizione servizi anche per la periferia», la salvaguardia degli spettacoli di danza e opera lirica in una riorganizzazione della Fondazione teatro, ristrutturazione dello stadio Druso e urbanistica. Questi i principali argomenti discussi ieri nel vertice della giunta provinciale e comunale. Il sindaco Luigi Spagnolli ha poi riferito alla maggioranza.

Servizi sociali. La Provincia inizia a scrivere il bilancio del 2015 e la giunta comunale torna a chiedere più risorse per il sociale. Bolzano chiede 4,5 milioni in più alla Provincia per i servizi sociali. Spiega l’assessore Mauro Randi: «Ci sono settori in cui non riusciamo a garantire i livelli minimi previsti. Mi riferisco in particolare al settore dell’handicap, ai servizi domiciliari per anziani e alle comunità di assistenza per disabili. Siamo in sofferenza forte». Le famiglie e le associazioni hanno lanciato da tempo l’allarme, Randi porta un esempio: «Siamo impegnati nel trasloco tra la struttura di Bagni di Zolfo e via Fago e i rappresentanti dei genitori ci chiedono di garantire una mensa interna, e mi sembra giusto». C’è poi il tema dei pasti a domicilio per gli anziani. Così Randi: «Grazie alla nuova mensa anziani di regina Pacis sarà possibile invitare alla mensa anziani che oggi ricevono i pasti a domicilio. Non si tratta solo di risparmiare, ma di portare fuori casa questi anziani e garantire rapporti sociali». L’assessore Martha Stocker ha sottolineato «non siete gli unici ad avere problemi». Anche altre comunità comprensoriali segnalano difficoltà sul sociale, ma ha promesso di tenere conto delle richieste. Grande sintonia su una proposta di Randi: unire i capitoli di spesa di Provincia e Comune dedicati ai lavori socialmente utili, «per reinserire nel mondo del lavoro persone escluse dagli ammortizzatori sociali». Così Randi: «L’obiettivo è dare più lavoro e meno assistenza». Da anni si parla della nuova sede del distretto socio-sanitario a Oltrisarco. «Si farà, le risorse ci sono e va incaricato il progettista». Il Comune suggerisce alla Provincia di creare un unico centro di accoglienza per le emergenza (profughi e freddo) nell’attuale sede dell’Assb in via Roma, quando questa si trasferirà a Casanova. L’assessore Christian Tommasini anticipa che «Comune e Provincia intendono collaborare anche sulla prevenzione del disagio sociale coinvolgendo le strutture dell’Ipes».

Il teatro. «Garantiremo danza e opera lirica», è l’impegno preso ieri, ma la Fondazione teatro verrà riorganizzata. Il presidente della Fondazione Klaus Ladinser ha chiesto garanzie su un finanziamento triennale per non perdere i finanziamenti statali. «Siamo tutti interessati a una programmazione triennale», sottolinea Martha Stocker dopo l’incontro. L’indirizzo politico è di concentrare la fondazione sul ruolo di gestione delle «case» del teatro e dell’auditorium. E l’attività artistica di danza e opera, su cui la fondazione ha accumulato una esperienza preziosa? «Organizzeremo un tavolo con Provincia, Comune e Fondazione per avere una proposta. In ogni caso i direttori della fondazione Belvisi e Masi contano su una stima unanime, la loro esperienza non va persa», risponde Tommasini. Si parla di una «offerta coordinata» con gli enti residenti Tsb, Haydn e Vbb. C’è chi pronostica che tutta l’attività artistica, comprese danza e opera, venga delegata agli enti residenti. In maggioranza ieri è stato lanciato l’allarme: «Attenzione a non fare pasticci e rovinare un polo culturale importante».

Lo stadio Druso. L’obiettivo è partire con i lavori nel 2015. Il Comune presenterà a breve il progetto alla Provincia, che sembra intenzionata a garantire un finanziamento più corposo con un concetto di “cittadella” del calcio provinciale che comprenda anche il Palamazzali. Sull’urbanistica Chiara Pasquali spinge per una collaborazione Comune-Provincia su indici di cubatura e zone di completamento.

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